Cronaca

"Il Governo condanna a morte la ricerca": precari occupano la sede del Cnr a Palermo

"Il 40% di noi ha contratti atipici", dicono in una lettera al sindaco di Palermo Leoluca Orlando. I ricercatori precari chiedono che nella Finanzaria venga inserita una misura per procedere alla stabilizzazione

Foto Facebook - Precari uniti Cnr

Circa 140 ricercatori precari del Cnr hanno occupato la sede di via Ugo La Malfa a Palermo per chiedere che nella Finanziaria in approvazione al Senato venga inserita una misura per provvedere alla stabilizzazione del personale precario "già indicata nel Piano di fabbisogno". 

I precari hanno inviato una lettera al sindaco Leoluca Orlando, per chiedere anche il suo aiuto.

"Il 40 per cento di dipendenti del Cnr - spiegano - lavora con forme contrattuali che la legge definisce precarie e atipiche: 4.500 dipendenti su oltre 11.500 in servizio. 2.000 lavoratori hanno un contratto a tempo determinato, i restanti 2.500 lavorano con assegni di ricerca e cococo. Questa situazione è conseguenza di un vuoto normativo e il governo dispone degli strumenti per ottenere la stabilizzazione di tutto il personale precario attraverso uno stanziamento di fondi ad hoc, 120 milioni 211 mila euro: a tanto ammonta la previsione di spesa del Piano triennale delle attività, presentato dal Cnr e approvato dal Miur per la copertura dei precari".

A Palermo il Cnr ha un istituto e otto unità operative di supporto, le ricerche vengono condotte in agraria, biologia, genetica, biofisica, chimica, ingegneria, medicina, oncologia, tecnologie didattiche e reti ad alte prestazioni.

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