Cronaca

Rovigo, caso sospetto di chikungunya: scatta l'allerta

Ricoverato in ospedale un profugo ospite di un ostello di Arquà Polesine. I medici stanno effettuando dei test per confermare o meno la presenza del virus

Due casi di chikungunya. Foto Wikipedia

In provincia di Rovigo ci sarebbe un caso sospetto di chikungunya, una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare. A rimanere contagiato, come riporta Il Gazzettino, un profugo di origini sub sahariane ospite dell'Ostello Canalbianco di Arquà Polesine 

Per ora il caso non è stato ancora certificato e i medici stanno effettuando dei test per confermare o meno la presenza del virus. 

Tuttavia l’allerta è già scattata, anche perché di tratta di una malattia che può essere facilmente trasmessa dalla puntura di zanzare tigre, insetto molto presente nella zona. 

L’uomo avrebbe avvertito i primi sintomi domenica 17 luglio ma è stato portato in ospedale solo quattro giorni dopo. Nei primi 6-10 giorni la chikungunya  si manifesta con febbre, cefalea e importanti artralgie, che limitano molto i movimenti. L’ultima fase - che dura 2-3 giorni - è caratterizzata dalla presenza di erezioni cutanee e, ma solo occasionalmente, convulsioni. La malattia si risolve spontaneamente, ma i dolori articolari possono persistere per mesi. 

La malattia si era già manifestata in Italia nel 2007 a  Castiglione di Cervia, Castiglione di Ravenna e Bordighera: in quel caso a diffondere il virus era stato un immigrato indiano che aveva contratto la malattia nel suo paese d’origine. 


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