Cronaca

Sea Watch, migranti sbarcati a Catania (poi ricollocati in 6 paesi Ue)

Malta, Romania, Portogallo, Francia, Germania, Lussemburgo: sono questi i paesi che hanno dato disponibilità per accogliere i 47 migranti salvati dalla Sea Watch al largo della Libia il 19 gennaio scorso. Questione di ora spiegano dal Viminale

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (2D), al vertice 'Med7' di Nicosia (Cipro), 29 gennaio 2019.

La Sea Watch ha avuto indicazione di dirigersi verso il porto di Catania. Lo si apprende da fonti del Viminale. "La scelta - fanno sapere dal Ministero dell'Interno - è determinata dalla presenza di centri ministeriali per l'accoglienza di minori". Inoltre "i maggiorenni saranno immediatamente trasferiti all'hotspot di Messina".

Sea Watch, oggi lo sbarco dei migranti

"Tra poche ore inizieranno le operazioni di sbarco dalla Sea Watch". L'annuncio lo ha fatto il presidente del consiglio Giuseppe Conte al termine di un incontro con il sindaco di Milano Beppe Sala a Palazzo Marino.

I 47 migranti da 12 giorni a bordo della nave battente bandiera olandese saranno ricollocati tra Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta. "Alla lista dei paesi amici che hanno risposto al nostro invito si èaggiunto anche il Lussemburgo", ha aggiunto il premier.

Tuttavia dalla Sea Watch da 5 giorni nella rada di Siracusa arrivano voci discordanti. Giorgia Linardi, all'Adnkronos dice: "A noi non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale. Le notizie ci arrivano solo a mezzo stampa. Ma fino ad ora nessuno ci ha comunicato niente dal Viminale".

Lo sbarco solo questione di ore perché dal Viminale fanno sapere che sono in atto le operazioni per preparare gli Hot Spot per la registrazione dei migranti. 

Migranti, Sea Watch: sì allo sbarco

La gestione dello sbarco e della fase successiva - con la distribuzione nei paesi interessati dall’accordo stretto da Conte a Cipro - è stata al centro del vertice a palazzo Chigi terminato a tarda notte, attorno all'1 e 30, tra il presidente del consiglio e i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Salvini: "Ora indagare su Sea Watch"

''Missione compiuta!". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini auspicando inoltre "che, in base alla documentazione raccolta, venga aperta un'indagine per fare chiarezza sul comportamento della Ong. L'obiettivo è stato anche in questo caso trovare una soluzione che possa conciliare la sicurezza delle persone in mare con quella di un Paese, l'Italia, che non è più disposto a essere il rifugio di tutti i clandestini d'Europa''.

"Ancora una volta, grazie all'impegno del governo italiano e alla determinazione del Viminale, l'Europa è stata costretta a intervenire e ad assumersi delle responsabilità"

"Finalmente l'Europa è stata costretta a intervenire" spiegano fonti della Lega.

Intanto sempre sui migranti torna a far discutere il caso "Diciotti": entro il 23 di febbraio la Giunta delle autorizzazioni del Senato si pronuncerà sull'autorizzazione a procedere contro il ministro Salvini come richiesto dal Tribunale dei ministri di Catania. Lo conferma il presidente Maurizio Gasparri, al termine della riunione sul caso Diciotti.

Migranti, il caso Diciotti: ultime notizie

Se il ministro dell'interno ora chiede ai senatori di votare no all'autorizzazione a procedere, la situazione crea imbarazzo negli alleati di governo. "Va fatta una riflessione tecnica all'interno della Giunta, ma se il caso andrà in aula, noi voteremo assolutamente si'", conferma il sottosegretario agli interni Carlo Sibilia a Circo Massimo, su Radio Capital.

"Il M5S non ha mai negato il processo a un politico". E sul voto il Movimento sara' compatto: "Su queste questioni non c'e' liberta' di coscienza, ci sara' una decisione unitaria". Senza, pero', passare per la rete: "Vedo improbabile un referendum online". Sulla gestione della Diciotti, ricorda Sibilia, "ci fu un'azione corale del governo". Governo che, comunque vada la votazione, non e' a rischio: "Non credo che verra' messa in discussione la tenuta dell'esecutivo", conferma il sottosegretario, "E penso che sia la stessa posizione dei leghisti". Sibilia, pero', dice di vedere "cose strane a livello di giustizia".

"Le procure di Catania e Palermo hanno archiviato il caso, cosi' come il Tribunale dei ministri di Catania. Ci sono delle situazioni che lasciano dei dubbi", spiega, "Non mi permetterei mai di dire che e' una manovra politica della magistratura, ma vedendola con gli occhi del cittadino mi sembra complicato capire, visto che due procure e un tribunale dei ministri hanno gia' archiviato". 


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