Cronaca

Pedofilia, nei meandri del web si nascondono 56mila siti

Sono nel cosiddetto "deep web", un mondo fatto di canali oscuri e non tracciabili della rete internet. L'allarme dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto. Ed è emergenza facebook

Per quanti negli ultimi mesi si è giustamente compiaciuto per la diminuzione dei siti di pedofilia, i dati raccolti dall'associazione Meter di don Fortunato Di Noto sono una brutta sorpresa.

La diminuzione, infatti, riguarda solo il "web visibile". Nel "deep web", i canali oscuri e non tracciabili della rete Internet, è invece un vero e proprio boom.

E' quanto emerge dal rapporto 2012 dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto, presentato oggi a Roma. I siti pedopornografici 'in chiaro' seganalati nel 2012 sono stati 15.946 con un calo rispetto ai 20.390 del 2011.

Ma nel "deep web" ne sono stati individuati 56.357. Crescono purtroppo anche i casi sui social network, con 1.274 segnalazioni rispetto alle 1.087 del 2011. Le vicende seguite dal Centro di ascolto e accoglienza di Metere sono stati 61 rispetto alle 28 dello scorso anno.

Da uno studio effettuato nel novembre 2012, nelle scuole primarie di Avola (Siracusa), dove l'associazione Meter è nata e ha la sua sede principale, su 770 studenti di 9-10 anni, emerge che il 99% hanno un profilo su facebook, aperto con età e identità false.

E proprio sui social network diventano allarmanti l'adescamento (grooming) e il ricatto legato a questa tecnica usata da molti pedofili.


Si parla di