Cronaca

Terremoto Centro Italia, un anno dopo: tutti i video

Su Today.it vi abbiamo raccontato in tutti questi mesi come la solidarietà si è messa in moto già il 24 agosto e ha poi attraversato il gelido inverno, senza fermarsi mai, nonostante i numerosi problemi e le inevitabili polemiche

Il "corso" di Amatrice sei mesi dopo la scossa di agosto

Tutto è iniziato alle ore 3:36 del 24 agosto 2016. Tutto è cambiato per sempre alle 3:36 del 24 agosto 2016.

La sequenza sismica in Italia Centrale

Gli eventi sismici del Centro Italia del 2016 e del 2017, definiti dall'INGV "sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso", hanno causato quasi 300 vittime e la devastazione di alcuni storici centri dell'Italia interna. Quel cuore dell'Italia interna che batte forte, e che ora sta utilizzando tutte le sue energie per ripartire, tra mille difficoltà.

Quasi 300 vittime

Il numero delle vittime è stato particolarmente alto perché i territori colpiti, che d'inverno sono abitati da un modesto numero di residenti, erano in quel momento nel pieno della stagione turistica.

Le scosse di ottobre e gennaio

Poi le altre scosse del 26 ottobre, 30 ottobre hanno causato ulteriori gravi danni e quella del 18 gennaio ha probabilmente indirettamente causato la slavina che si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano, sotto le cui macerie sono morte 29 persone.

La lunga ricostruzione post-sisma

Su Today.it vi abbiamo raccontato sin dai primi minuti dopo la prima scossa come la solidarietà si fosse messa subito in moto, e quali siano ancora oggi le situazioni più critiche nel complicato processo di ricostruzione. Una ricostruzione che segnerà la rinascita di un territorio messo in ginocchio dalle scosse, provato, ma non vinto.

Nessuna new town

Una ricostruzione lontana dal "modello Bertolaso" (usato a L'Aquila, dove la gestione è stata fortemente centralizzata): si è preferito ricorrere alle ordinarie procedure amministrative, dando più poteri in mano ai sindaci. Nessuna new town, Amatrice, Accumoli e gli altri comuni rinasceranno (lo stanno già fcendo in alcuni casi) proprio la dove sono sempre stati, da secoli.

Le brigate della solidarietà attiva

Tra le macerie del terremoto in pieno inverno c’era chi lavorava per riportare il sorriso sui volti di chi aveva perso tutto. I briganti della solidarietà attiva al lavoro nel cratere tra Amatrice e Norcia raccontavano a Today.it: "Prima di aiutare i terremotati parliamo con loro e sentiamo di cosa hanno bisogno. Applicare un modello predefinito uccide i territori". Dall'agroalimentare alle economie sostenibili per ridar vita alle imprese del territorio. E lo Stato, a volte, sembra proprio non esserci.

Centro Italia anno zero, 12 mesi dopo il terremoto 
Lo speciale di Today.it,  AnconaToday e PerugiaToday

Tutti i videoAmatrice, tra burocrazia, ritardi e pochi fondi il commercio resta al palo Pirozzi tra presente e futuro: "A Roma solo da premier, voglio tornare ad allenare"Dalle macerie alla rinascita: la storia di Alessio | Calcio e solidarietà: "Anche così rinasce il sorriso nei bimbi" | le star scese in campo per la ricostruzione | Un libro e una mostra: "Mai+"

Un anno dopo in UmbriaRabbia, piccoli miracoli e promesse | Isolamento e ritardi per le strade distrutte | Rocca Porena, borgo "miracolato" senza danni 

Nel cuore dell'epicentro: Visso | Ussita, segni di rinascita dopo l'apocalisse | Castelsantangelo Sul Nera: "Noi ancora nei camper, ci tolgono anche i bagni" | Gualdo distrutta 

Arquata del Tronto | Viaggio nel cuore della zona rossa | Il sindaco di Arquata: "Qui la mia gente non c’è più" | La rabbia dei residenti: "Così si vive a 100 chilometri da casa" | "Costretti a tornare ma senza via di scampo" | Ai piedi del Monte Vettore i commercianti fanno da sé | Pieve Torina: "La mia clientela non c'è più, ma io resto qui" | La denuncia: "Noi nelle Marche siamo dimenticati" | "Mandati a morire tra le macerie" 

La beffa della ricostruzione: pochi fondi, costretti alla prevenzione fai-da-te | Legambiente attacca la Regione Marche: "La Ricostruzione così non va" ​| La denuncia dei comitati: "Soldi degli sms a comuni fuori dal cratere" | Il pasticcio degli sms solidali: la petizione per bloccare il progetto |  L'altro terremoto, a L'Aquila la ricostruzione rallenta: "Burocrazia lumaca, rimborsi al ribasso" 

Al lavoro per far tornare a vivere Amatrice

Serve un'organizzazione per gestire le risorse e gli interventi più urgenti. Ma i briganti della solidarietà attiva chiedono anche che si trovino fondi strutturali per dare un futuro a territori fatti da piccoli borghi, cultura, agricoltura di qualità. Il futuro passa da un'econimia dignitosa per le persone che vivono nelle zone terremotate: fare rinascere il senso di comunità è il primo essenziale passo.

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Lo spopolamento dopo il sisma

I briganti della solidarietà hanno mappato tutte le frazioni, e riescono nel cuore dell'inverno a portare viveri a tutte quelle persone che non riescono a raggiungere lo spaccio. Ma l'obiettivo è fermarsi a parlare con persone che già prima del sisma vivevano in aree spopolate, e di colpo si sono ritrovate ancora più "fuori dal mondo". Anziani, ma anche tante famiglie con bambini che sotto le macerie hanno perso l'automobile.

Pirozzi il 24 agosto: "Amatrice non c'è più"

La scossa del 24 agosto è devastante. La gravità della situazione è subito chiarissima. Sergio Pirozzi è diventato in questi mesi un volto noto a tutti gli italiani. "Penso ad amici che non ci sono più" diceva poche ore dopo il sisma. Ma subito emergeva anche la voglia di ripartire, di lottar, di non mollare: Non c'è più il Paese, non c'è più, completamente distrutto". "Già questa sera partono i primi aiuti, stiamo organizzando. Daremo i primi alloggi. Anche se adesso c'è la testa soprattutto per gli amici che non ci sono più".

Maria Sofia, la sopravvissuta più piccola

Ad Amatrice la piccola Maria Sofia ha compiuto un mese il 28 agosto 2016, nella tendopoli della Protezione civile di Amatrice dove è stata ospitata e assistita insieme ai genitori che hanno altri due figli. E' la più piccola sopravvissuta al sisma.

Amatrice, il video "apocalittico" del drone

Amatrice dopo le scosse di fine ottobre "non esisteva più": ha fatto il giro del mondo un video girato con il drone. La città vista dall'alto mostra la desolazione delle macerie: già piegata dal sisma di agosto, dopo i nuovi crolli Amatrice era ridotta ad una distesa di edifici sventrati.

Capricchia, la frazione solidale

Lo scorso inverno siamo andati a Capricchia, la frazione che ha rifiutato il modello Protezione Civile: una auto-organizzazione che crea i presupposti e gli stimoli per evitare lo spopolamento.

Tutti i problemi delle "casette"

Le "casette" per i terremotati di Amatrice non sono così belle come dicono. Muffe e crepe, la maggior parte a marzo non avevano ancora l'allaccio alla corrente elettrica, le caldaie non funzionavano. Eccole le prime sistemazioni "Sae" per i terremotati del Centro Italia.


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