Cronaca

Terremoto, intera famiglia uccisa dal crollo del campanile: "La loro casa avrebbe retto"

Andrea e Graziella sono morti insieme ai due bimbi piccoli, Riccardo e Stefano. La struttura della chiesa adiacente, restaurata da poco con i soldi del sisma dell'Aquila, ha sfondato il tetto della loro casa non lasciandogli scampo. Il sindaco si difende: "I lavori non sono stati fatti con imperizia"

Casa crollata ad Accumoli, foto Ansa/Alessio Paduano / Anadolu Agency

ACCUMOLI - Tra le tante storie che arrivano dalle zone colpite dal sisma, quella della famiglia Tuccio è tra le più drammatiche. Riccardo, 8 mesi, è stato trovato morto nella camera dei genitori, papà Andrea di 35 anni e mamma Graziella di 32. Anche loro non ci sono più. Come l’altro figlio, Stefano, 7 anni, che al momento del sisma dormiva nella sua cameretta.

Una famiglia "perfetta" - così la descrive un’altra abitante di Accumoli, il paese dove la coppia viveva insieme ai figli piccoli - cancellata in una manciata di secondi.

Andrea e Graziella "erano nel letto con il bimbo più piccolo in un lettino accanto. Sono stati uccisi nel sonno, quasi senza rendersene conto", ha raccontato a La Stampa uno degli operatori cinofili che ha trovato i cadaveri.

Ad ucciderli è stato il crollo del campanile della chiesa adiacente, che era stato restaurato di recente con i fondi del sisma aquilano. Il campanile è rovinato sul tetto della loro casa e non gli ha lasciato scampo. Ma gli amici e i parenti non credono alla fatalità: "La loro casa e il loro solaio avrebbe retto alla scossa - continuano a ripetere ai cronisti - Sono morti per quel campanile". 

Una vicenda su cui ora dovrà fare chiarezza la procura di Rieti che ha già aperto un fascicolo unico per fare luce sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice, l'hotel Roma e, appunto, il campanile crollato ad Accumoli. L’ipotesi di reato è disastro colposo. 

Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, si difende: "Non c'è stata imperizia" nel restauro del campanile, ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti. "La morte di una famiglia intera è un dramma, i figli erano cresciuti con i miei ma non strumentalizziamo. Un campanile di otto metri anche restaurato da poco con il terremoto è lecito che crolli. Non abbiamo fatto noi i lavori, ma non c'è stata imperizia".
 


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