Cronaca

Massimo Ferrero, lo sfogo della figlia intercettata: "È fuori di testa, io non centro nulla"

Le telefonate registrate dagli inquirenti: "Mi voglio levare da questo ginepraio"

Massimo Ferrero, ANSA

"Io non ho fatto una cosa delle 16 denunce penali che ho! Non ci sta con la testa, sta fuori di testa. Io mi voglio levare da questo ginepraio". Così Vanessa Ferrero, figlia dell'ormai ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, si sfoga al telefono parlando del padre in una delle intercettazioni registrate dagli inquirenti. Nel corso della telefonata, si legge nell'ordinanza di misura cautelare del Gip in relazione all'arresto di Ferrero nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola (Cs), "Vanessa si sfoga sulla questione mutuo della casa che sta comprando e nel contempo si lamenta del comportamento del padre e del fatto che, nonostante l'abbia messa nei guai non dimostra alcuna comprensione nei suoi confronti".

"Ti giuro non ce la faccio più!" dice Vanessa intercettata. "Cioè, invece de dire amore scusa che ti ho messo in questa situazione di merda (…) a paga' la galera quando i problemi so' miei e non tuoi, perdonami figlia diletta… così dovrebbe comportasse, hai capito? Cosa ti serve? Mangiare? L'università? Bere? Non c'ho manco i soldi per la spesa". E poi, dice ancora: "Io non ho fatto una cosa delle 16 denunce penali che c'ho, una, una (…), glielo devo di', non ce sta con la testa, sta fuori de testa. A me non me ne frega un cazzo... io me voglio leva' da sto ginepraio! Io me voglio leva', io voglio lavorare... farmi i cazzi miei... devono mori', capito? Che li mortacci loro, sto così per loro".

In una diversa telefonata, datata 21 giugno 2021, la figlia di Ferrero parla con un diverso interlocutore: "Se lui sta dove sta, se è arrivato in Sampdoria… se è arrivato a essere qualcuno è grazie a 'sta pezza de merda che ha firmato tutto e guarda come me fa sta'? E per un cazzo de mutuo che mi ha dato… tutti i giorni a romperme il cazzo".

La figlia del patron della Sampdoria è da ieri agli arresti domiciliari, mentre per il padre sono scattate le manette. Per il gip sussiste "un concreto e gravissimo pericolo di commissione di delitti analoghi a quelli per cui si procede". Nelle 27 pagine dell’ordinanza si addebitano a Massimo Ferrero oltre trenta reati previsti dalla legge fallimentare e dal codice penale, che vanno dalla bancarotta fraudolenta all’occultamento di beni in pregiudizio dei creditori. Buona parte dei reati contestati all’imprenditore romano sarebbero stati compiuti con l’ausilio di familiari e persone di fiducia. Ma si tratta di accuse ancora tutte da provare. 

Perché è stato arrestato Massimo Ferrero


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