Cronaca

Zlatan Vasiljevic, il giallo dell'arsenale: "Armi provenienti dall'ex Jugoslavia"

Le indagini di questura e procura di Vicenza chiariranno i misteri del doppio femminicidio di mercoledì, seguito dal suicidio del killer. Si cercano di ricostruire i tempi dell’azione e la provenienza di pistole, proiettili e bombe a mano

La dinamica degli omicidi resta da chiarire. Le indagini di questura e procura di Vicenza chiariranno i misteri del doppio femminicidio di mercoledì, seguito dal suicidio del killer Zlatan Vasiljevic. Si cercano di ricostruire i tempi dell’azione. Da chiarire se Gabriela Serrano sia stata uccisa prima o dopo Lidia Miljkovic, se fosse consapevole di essere stata coinvolta in una missione omicida: forse era stata attirata nella trappola dell'omicida con la scusa dell'auto da prestargli. La relazione tra Vasiljevic e Serrano era finita, lei si era allontanata per i maltrattamenti.

Secondo la ricostruzione più realistica, Zlatan Vasiljevic l'altroieri ha chiamato di primo mattino l'ex compagna Gabriela Serrano, con la quale aveva interrotto la relazione da alcuni mesi, l'ha spinta in qualche modo a raggiungerlo da Rubano (Padova) a Vicenza con la sua auto. Dopo essere salito sulla vettura l'uomo si è diretto verso il quartiere Vigogna di Vicenza e qui ha ucciso Gabriela con un solo colpo alla nuca. Con il corpo della donna nell'auto è arrivato in via Vigolo e ha atteso l'arrivo dell'ex moglie. Quando ha visto Lidia Miljkovic non ha avuto esitazioni: l'ha uccisa freddamente a colpi di pistola. Compiuta la doppia mattanza si è diretto verso la tangenziale di Vicenza e si è suicidato con la stessa pistola, detenuta illegalmente. Non è chiaro se avesse pianificato una fuga diversa, senza riuscire a portarla a termine.

Si vuole far luce anche sulle armi usate nel duplice omicidio. L’arsenale per la strage (forse l'uomo voleva uccidere anche i suoceri e i due figli di 14 e 16 anni, che non vedeva dal 2019) era impressionante. Il killer aveva con sé due pistole calibro 22, numerosi proiettili e tre vecchie bombe a mano anti-uomo M52, di fabbricazione slava. Secondo gli artificieri sarebbero reperti bellici dell’ex Jugoslavia, risalenti forse agli anni novanta. Ma non ci sono certezze. Vasiljevic se li sarebbe procurati là? Non è chiaro né quando né come: la Procura farà luce sul crescente traffico clandestino di simili armi nel Nordest. L'unica certezza è che tutte le armi fossero detenute illegalmente. Impossibile sapere con precisione quante armi siano detenute nel nostro Paese, non solo illegalmente ma anche legalmente.

Nei primi sei mesi del 2022 sono 38 i femminicidi, quasi uno ogni quattro giorni. Numeri alti, una scia di sangue infinita che ha lasciato senza vita moglie, ex, sorelle, figlie, tutte morte per mano di un uomo, nella maggior parte dei casi un partner o un ex.

La strage di Vicenza, il killer ha ucciso prima Gabriela: l'imboscata a Lidia con il cadavere in auto


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