Diretta

La strage di Capaci 30 anni dopo, l'omaggio dell'Italia a Falcone e Borsellino

A Palermo anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il racconto della giornata in diretta

I resti delle auto del giudice Falcone - foto Ansa

Trent'anni. Una generazione intera. Tanto è passato dal 23 maggio del 1992, quando la mafia eseguiva la sua sentenza di condanna a morte contro il giudice Giovanni Falcone. E con lui morivano la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Dopo 57 giorni, il 19 luglio, la storia si è ripetuta. I boss hanno eliminato il secondo nemico più pericoloso, Paolo Borsellino. Addio anche agli "angeli custodi" Emanuela Loi, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano.

Le due esplosioni che hanno sconvolto Palermo - la prima lungo l'autostrada A29 all'altezza di Capaci, la seconda in città, in via D'Amelio - hanno però innescato un effetto forse imprevisto per i boss. Quel sangue, quel dolore, quelle ferite mai sanate hanno dato la scossa a una società finora "sonnecchiante" ed è iniziato un cammino, ancora lungo, di cambiamento. Il 23 maggio è diventato il giorno della memoria e dell'impegno. Come ormai tradizione a Palermo un lungo elenco di appuntamenti scandisce questa giornata. Oggi, per i 30 anni delle stragi, nel capoluogo siciliano ci sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le massime autorità. 

Today e PalermoToday seguiranno l'evento in diretta


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