Stringere rapporti confidenziali al tempo dei social network sembra essere diventata la cosa più semplice del mondo: basta individuare la foto della persona, magari conosciuta la sera prima tra un mojito e una birra, cliccare sull'icona 'invia richiesta' e attendere la conferma della cosiddetta 'amicizia'.

Vantare un numero esponenziale di amici è diventato motivo di spocchia per i ganzi procacciatori di facili sodalizi virtuali, sebbene il conteggio massimo di relazioni (pseudo) reali che ognuno possa vantare si attesti ad un massimo di 150: questo è emerso dallo studio dell'antropologo dell'Università di Oxford Robin Dunbar, che ha dimostrato i limiti fisici della neocorteccia cerebrale nell'andare oltre a questa cerchia di legami, per cui tutti i rapporti in eccesso tenderanno inevitabilmente a deteriorarsi. L'assenza di limiti fisici e la facilità di comunicazione online non bastano, dunque, a superare la soglia fisiologica, che si ripercuote anche sui social network.

E sempre a proposito di amicizia, lo stesso esperto di antropologia ha svolto una ricerca dalla quale è affiorata la circostanza preoccupante che un nuovo amore faccia perdere in media due amici.
La colpa sarebbe da addurre al tempo che s'impiega per dedicarsi al partner, che inevitabilmente porta a trascurare l'amico di sempre, con il quale magari si sono condivise le gioie e i dolori della singletudine.

Questo dato dovrebbe fare riflettere, considerando che le relazioni di coppia nate ai tempi dei social network sono minacciate da molte più invidie e gelosie di quando si consumavano nel chiuso della riservatezza domestica: un 'like' di troppo sulla foto dell'amica con la faccia malandrina o un 'tag' sospetto sulla foto della festa possono bastare a far saltare l'equilibrio di una coppia fresca fresca di unione ed è allora che non essere riusciti a riservare la dovuta cura all'amico di una vita potrebbe rivelarsi come un errore dalle devastanti conseguenze psicologiche.