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Spot Aston Martin: “Sai che non sei il primo, ma ti importa davvero?”, è polemica

Il video promiscuo ha invaso i social network e le donne non l'hanno presa bene, ma fortunatamente si è scoperto essere solo un falso

Donne e motori sono sempre stati un ottimo binomio che ha dato risultati sorprendenti sin dai primi spot delle case automobilistiche; ma stavolta sembrava che la casa Aston Martin si fosse spinta un tantino oltre.

Sulla rete sono impazzati filmati dal claim “Sai che non sei il primo, ma ti importa davvero?” che vedeva una seducente bionda, in piedi, di spalle, con il “lato b” in bella mostra sul marchio automobilistico. Questa sarebbe stata la campagna pubblicitaria del brand per lanciare l'iniziativa delle Aston usate.

Inutile dire che l'accoppiata “usato-donna” è stato, a giusta ragione, subito male interpretato. Il risultato è stata l'indignazione del popolo femminile che da anni non condivide l'approccio della figura femminile ai motori; ma stavolta hanno avuto l'appiglio per dichiararlo apertamente.

Per fortuna si è scoperto solo uno spiacevole equivoco. Il filmato, infatti, sarebbe semplicemente un fake di alcuni utenti Facebook e Twitter che si sono divertiti a riprodurre e ad inoltrare sui social. Il fake è stato facilmente scoperto perchè ogni video riportava inverosimilmente una modella diversa a sponsorizzare il marchio. Nel caso di questa foto, quella che ha fatto di più il giro del web, si tratta della bellissima modella  olandese, Rosanne Jongenelen , che posò per la rivista PlayBoy del numero gennaio 2012 uscito in Germania.

Tra l'altro lo slogan non sarebbe neanche tanto originale. La frase, infatti, fu utilizzata la prima volta nel 2008 dalla BMW per pubblicizzare la sua Premium Selection e nel 2011 da una concessionaria in Ontario, convinta, con questa strategia di marketing, di attrarre sia il pubblico maschile sia quello femminile. Invece attrassero, inutile dirlo, solamente molte critiche.

La casa automobilistica, quindi, dalla faccenda, uscirebbe pulita ed oltretutto con una pubblicità virale a costo zero. Se non fosse però per l'utilizzo delle sex top-model di PlayBoy che rischiano di rubare la scena al  marchio.

Fake riuscitissimo, vista la viralità sorprendente delle foto.


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