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Sesso, 5 diversi modi per dire: “Vieni a letto con me?”

Per non essere troppo espliciti e risultare impertinenti, gli uomini utilizzano un certo frasario per raggiungere l’obiettivo di una rutilante notte di passione: ecco le ‘scuse’ più gettonate dagli strateghi della comunicazione cuccatrice

Sarà pure l’uomo più geniale dell’universo, il più ironico e il più gentile mai conosciuto, quello che sorprende con battute esilaranti, che stupisce con ragionamenti profondi e che magari apre pure la portiera dell’auto, ma quando arriva il momento di quagliare, quando il traino del ‘rimorchio’ deve giungere a destinazione e convogliare in posizione supina la donna ammaliata dal savoir faire, la natura ‘mortale’ del soggetto deificato si svela in tutta franchezza attraverso il repertorio lessicale adoperato dal maschio-tipo in odore di accoppiamento. 

Le frasi sciorinate dal fascinoso adescatore - ora romantiche, ora maliziose a seconda del tipo di conquista - puntano tutte sull’aspetto emozionale femminile, proverbialmente sensibile al fascino dell’oratoria che sa miscelare il coraggio dell’intraprendenza alla dolcezza dell’azione, e lei, pur sapendo già che lo sproloquio s’azzittirà solo in camera da letto, si lascia colpire dal popò di dichiarazioni come fosse la prima volta che le sente pronunciare, partecipando al carosello del casanova certo di cuccare in maniera straordinaria. 

Di seguito, il prontuario verbale più gettonato dall’uomo in modalità ‘on’ dalla cintola in giù: 

- “Tu sei diversa dalle altre”, “Con te sto da dio”. Sono le affermazioni che attecchiscono sulla donna mielosa che adora sentirsi avvolta dalla luce mariana di un miracolo verbale, preferite dal prototipo di colonizzatore seriale.

- Sussurrando “Rimaniamo ancora cinque minuti insieme? Mi dispiace lasciarti”, il coccolone furbastro sfrutta a proprio vantaggio la tendenza curativa della crocerossina che non abbandona mai chi ha bisogno di lei. 

- “Vieni a casa mia a vedere un film?”. La tattica del cinefilo raffinato abborda la gnorri fasulla con cui manca ancora un grado di confidenza tale da permettere di lasciarsi andare in espressioni più colorite ed esplicite.

- “Sei una delle persone più intelligenti che abbia mai conosciuto”. L’approccio dell'intellettuale a comando che s’appoggia alle doti cerebrali e simula indifferenza per istintive bassezze è il metodo per tentare il colpaccio di portarsi a casa una di quelle cosiddette ‘difficili’, che non si comprano con due moine e che fanno penare prima di accettare anche un caffè. 

- “Mi piaci da sempre” è la regina delle locuzioni ad effetto: per quanto la conoscenza possa ricondursi a due mesi prima, la ‘pollastra’ suggestionabile dall’eccessivo sentimentalismo cede alle lusinghe di una timidezza così ben celata e anche se non ci crede fino in fondo, accetta di decodificare il messaggio tra le lenzuola dove le parole stanno a zero e contano solo i fatti.


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