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Giappone, dopo il divorzio le donne non potranno sposarsi per 100 giorni

La proposta di legge del governo dovrà essere approvata dal parlamento nipponico

Giappone, dopo il divorzio le donne non potranno sposarsi per 100 giorni

Nella Giornata internazionale per l'eliminazione delle discriminazioni nei confronti delle donne, il governo giapponese ha approvato un progetto di legge che porta a 100 giorni il periodo di tempo che le donne dovranno attendere prima di risposarsi per impedire che si possano creare problemi su eventuali paternità.

Si tratta di un passo avanti - la precedente norma parlava di sei mesi - che è tuttavia considerato insufficiente dal Comitato Onu per l'eliminazione della discriminazione nei confronti delle donne. Il governo guidato dal primo ministro Shinzo Abe ha inteso così mettersi in linea con una sentenza della Corte suprema, la quale ha stabilito che l'attesa di sei mesi, prevista dal Codice civile deel 1898 è eccessiva.

Toccherà ora alla Dieta, il parlamento nipponico, approvare la norma, per la quale la donna dovrà aspettare 100 giorni a meno che non possa provare di non essere incinta con certificazione medica o che l'eventuale gravidanza non è frutto del precedente matrimonio. "Il Codice civile continua a impedire alle sole donne di risposarsi entro un periodo preciso dopo il divorzio", sottolinea il rapporto del comitato dell'Onu.

Altri paesi, come la Francia, hanno cancellato norme simili. L'Onu inoltre critica una legge giapponese che obbliga le coppie sposate a condividere lo stesso cognome, considerandola discriminatoria per le donne. Questo principio è stato confermato da una recente sentenza della Corte suprema.


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