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Sindrome di Stendhal o della grande bellezza: come si manifesta

Ansia, tachicardia e vertigini davanti a un'opera d'arte: è la Sindrome di Stendhal e si manifesta nelle persone sensibili al bello

Foto da Piaxabay

Se siete particolarmente sensibili al bello, se vi capita di provare forti emozioni davanti alla visione di una certa opera d’arte, se sentite di perdere il controllo quando il vostro sguardo incontra un qualcosa di veramente incantevole, forse siete soggetti alla Sindrome di Stendhal. Si tratta di vero e proprio un disturbo psicosomatico che si manifesta in alcuni soggetti quando si trovano di fronte ad opere d'arte come dipinti,  affreschi, passando per statue e sculture fino ad arrivare ad opere architettoniche di vario tipo e grandezza, che vengono ritenute particolarmente belle. Quello che accade in queste persone particolarmente sensibili che sperimentano la sindrome di Stendhal è il verificarsi di una vasta gamma di sintomi che possono variare per tipologia e intensità. In genere, gli effetti della sindrome sono transitori e di lieve entità, però chi li vive - non sapendo esattamente cosa stia accadendo - potrebbe allarmarsi e richiedere aiuto. In alcuni casi, poi, la sintomatologia della sindrome può manifestarsi in forma severa e richiedere l'intervento di personale sanitario.

A chi deve il suo nome

Il nome di questo disturbo è dovuto al popolare intellettuale francese romantico Stendhal che visse e descrisse quello che gli succedeva nel visitare la basilica di Santa Croce a Firenze nel 1817. In seguito, la psichiatra italiana Graziella Margherini inquadrò clinicamente la sindrome, riportando un centinaio di casi in una pubblicazione dal titolo “La Sindrome di Stendhal. Il malessere del viaggiatore di fronte alla grandezza dell’arte”. Nel suo ospedale infatti venivano ricoverati di tanto in tanto visitatori della vicina Santa Croce, in preda alla stessa sintomatologia caratteristica riportata da Stendhal.

Che cosa accade a chi subisce la Sindrome di Stendhal

La manifestazione della sindrome di Stendhal prevede la comparsa di vari sintomi psicofisici che possono variare da individuo a individuo, così come chiaramente può variare l'opera che ha dato origine alla manifestazione del disturbo. In genere, la sindrome di Stendhal si presenta all'improvviso e in maniera imprevedibile; chi ha già sperimentato la sua sintomatologia conta maggiori probabilità di manifestarla di nuovo in seguito alla visione di altre opere d'arte. Alcuni individui affermano addirittura di sentirsi "uscire" dal proprio corpo mentre rimangono letteralmente estasiati (ex-stasis in greco significa proprio “essere fuori”) da ciò che osservano; in altri casi ancora il paziente riferisce di provare un senso di terrore.

I sintomi caratteristici sono:

  • tensione fisica ed emotiva
  • ansia
  • tachicardia
  • vertigini
  • attacchi di panico
  • esperienze dissociative
  • confusione mentale
  • allucinazioni.

Dagli studi pare che questa condizione sia strettamente legata al funzionamento dei neuroni specchio, che sono alla base di molti dei fenomeni legati all’empatia. Il soggetto vive una situazione di identificazione con l’opera.

Come reagire

Nella maggior parte dei casi la sindrome di Stendhal provoca sintomi negativi che costringono l'individuo a sentire la necessità di allontanarsi dall'opera; alcune persone però possono reagire in maniera opposta, sentendo eccitazione, esaltazione o estasi nell'ammirare tanta bellezza, e non riescono ad allontanarsi dall'opera. In genere, la Sindrome di Stendhal non comporta traumi psicologici né malattie fisiche e non genera conseguenze. L’unico trattamento che si può seguire è il sostegno da parte di uno psicologo.


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