Sarà eternamente grata a Siri - l’applicazione vocale in dotazione degli ultimi modelli di iPhone - Stacey Gleeson, una mamma australiana che solo per mezzo della voce metallica ideata da Apple ha potuto riabbracciare la figlia Giana di un anno, colta da un improvviso malore. 

La vita della bimba, infatti, è stata salvata proprio dal tempestivo intervento dell'assistente intelligente installata sul telefono che ha fatto partire una telefonata ai soccorsi nel momento in cui la piccola non respirava più e la donna era nel panico totale.

Non riuscendo a trovare il cellulare, la Gleeson è riuscita a chiamare comunque i soccorsi usando l’attivazione vocale dell'app e mentre Siri la metteva in contatto con i medici, lei ha avuto il tempo di praticare il massaggio e di seguire al telefono le loro indicazioni nell’attesa dell’ambulanza. Quando questa è arrivata la piccola aveva ripreso a respirare.

Una volta arrivata in ospedale, i dottori hanno detto a Stacey che Giana, colpita da un’infezione al cuore e dalla bronchiolite, si sarebbe ripresa completamente, ma che ogni secondo risparmiato era stato vitale. 

La vicenda risale a marzo, ma si è conosciuta solo adesso che la Apple ha raccontato la vicenda ai media. "Volevo semplicemente dire grazie. Anche se non mi fosse caduto il telefono avrei comunque avuto difficoltà a fare il numero in quel momento di panico" ha spiegato alla BBC la mamma per la quale adesso Siri è a tutti gli effetti un’applicazione salvavita. 

Al momento l’attivazione vocale funziona solo sugli ultimi iPhone 6S e 6S Plus, iPhone SE e iPad Pro da 9,7 pollici: su tutti gli altri dispositivi, dove Siri può comunque essere attivata tenendo premuto il tasto centrale, iOS richiede invece il collegamento a una presa di corrente.