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Crisi da cambio di stagione? Niente panico: come organizzare l’armadio in 5 mosse

Passo dopo passo, i suggerimenti per affrontare una delle faccende domestiche più stressanti dell’anno

Cambio di stagione

È il periodo dell’anno in cui il sole è un inganno e il cielo limpido gli regge il gioco. 
“Che bella giornata” pensi, mentre con una mano scegli il vestito di cotone che supporta l’illusione di una mite temperatura e con l’altra avvolgi al collo quel foulard leggero “solo per un tocco di colore, tanto fa caldo”.

Sbagliato. Errore. Clamoroso abbaglio: è ottobre e - facciamocene una ragione - fa freddo, e il momento per la faccenda casalinga che più di altre viene spostata nella dimensione atemporale del ‘poi’, è arrivato. 

Tocca fare il cambio di stagione degli armadi.

Premesso: chi ha la fortuna di godere degli spazi immensi di cabine che contengono ogni sorta di tessuti, dalla lana alla seta, dall’acrilico alla lycra, riposti ordinatamente sugli scaffali per 360 giorni all’anno, è esentato dai seguenti consigli, utili invece per quanti si accingono all’impresa che richiede un’organizzazione mentale e logistica niente affatto semplice e sbrigativa.

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Primo step - Armarsi di pazienza

Può sembrare una raccomandazione banale, ma non lo è: predisporsi ad affrontare l’incombenza con la lentezza necessaria a svuotare gli scaffali, lavarli e pulirli per bene, scegliere i capi di cui disfarsi e quelli che hanno bisogno di un passaggio in lavatrice è il primo passo per godere della soddisfazione di pensare al proprio armadio come all’angolo di un negozio.

Secondo step - Organizzare gli spazi 

A ciascun tipo di capo va attribuito il posto che deve essere quello per tutta la durata dei mesi invernali. Questo non per una dispotica regola che nessuno ha imposto, ma per un ordine mentale che dovrebbe spronare a non mischiare maglioni con pantaloni, felpe con T shirt quando la pigrizia prende il sopravvento. Il rischio niente affatto marginale è che un giorno si arrivi ad impazzire alla ricerca di quella camicia seppellita da strati di sciarpe, follia evitabile sapendo che ogni cosa c'è, e sta al suo posto.

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Terzo step - Disfarsi dei capi superflui e non utilizzati nell’anno precedente 

Bando ai sentimentalismi e ai feticci tessili conservati per ricordo: se un pantalone è consunto, se i maglioni hanno addosso quegli orripilanti pallini di lana, se un cardigan ha i gomiti slabbrati, è giunta l’ora di salutarli per sempre e buttarli nel cestino. “Sì, però sono comodi, posso usarli in casa al posto della tuta…”: balle. Anche la solitudine casalinga merita un decoro che non può essere sacrificato sull’altare della sciatta praticità. Stessa azione anche per la roba ‘fuori moda’: se si crede che non sarà indossata, è utile per noi (e per gli altri) pensare di destinarle alle persone meno fortunate. 

Quinto step - Lista dei capi da acquistare

Mentre si procede alla rassegna del guardaroba è bene appuntarsi ciò di cui si avrebbe bisogno, così da comprarlo appena possibile. Spesso per rimpiazzare un capo o rinnovare un outfit ormai datato basta anche un accessorio: una cinta, una sciarpa, una collana rende  diverso il più ‘normale’ dei capi e porta una ventata di novità al più grigio dei look invernali. 


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