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Se George, Charlotte e Louis fossero gay? La risposta del principe William conquista la platea

In visita all’Albert Kennedy Trust di Londra, organizzazione volontaria inglese che aiuta la comunità LGBT senzatetto, il futuro re ha affermato che non sarebbe preoccupato di un eventuale coming out di uno dei suoi figli

I duchi di Cambridge con i figli Goerge, Charlotte e Louis

Nessuna esitazione, nessun imbarazzo per la domanda che lo interrogava sulla reazione che avrebbe dinanzi all’eventuale coming out di uno dei suoi tre figli, George, Charlotte e Louis: il principe William, futuro re d’Inghilterra, non ha avuto dubbi, e ha risposto che reagirebbe in maniera positiva, pronto a donare tutto il suo supporto.

"Non ha importanza per me. L’unica cosa di cui sarei preoccupato sarebbe il modo in cui ciò potrebbe essere interpretato a causa del ruolo istituzionale che i miei figli ricoprono” ha detto il primogenito di Carlo durante la sua visita all’Albert Kennedy Trust di Londra, organizzazione volontaria inglese che dal 1989 aiuta la comunità LGBT senzatetto, puntualizzando così di non aver alcun problema sull’orientamento sessuale dei tre figli, ma di temere piuttosto come la società possa etichettare un loro coming out.

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“Le pressioni a cui possono essere sottoposti. Quante barriere conoscete, parole odiose, persecuzioni. È questo che mi preoccupa davvero”, ha aggiunto il duca di Cambridge che ha anche confidato come l’argomento sia stato affrontato insieme alla moglie Kate che condivide la sua stessa opinione.

“Sono stato rifiutato personalmente da mia madre e l’idea che il futuro monarca stia dicendo che sosterrebbe i propri figli se fossero gay è un messaggio per tutta la società”, è stato il commento di una delle persone presenti all’evento, occasione per dimostrare la totale predisposizione della nuova generazione della famiglia reale inglese a promuovere la  libertà dei suoi membri.


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