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Sanremo 2019, le calze di filanca di Anna Tatangelo e i capelli a fusillo di Patty Pravo: i look della terza serata

Dalla chioma bionda ormai entrata nel mito di Pravo alla suola cingolata degli anfibi di Mahmood passando per il verde della cantante di Sora: cosa abbiamo visto nella terza serata del Festival

Mahmood, Enrico Nigiotti, Anna Tatangelo, Ultimo, Francesco Renga, Irama, Patty Pravo e Briga, Simone Cristicchi, Boomdabash, Motta, Zen Circus, Nino D'Angelo e Livio Cori: questi, in ordine di apparizione, i dodici dei ventiquattro cantanti che sono tornati ad esibirsi per la seconda volta al Festival di Sanremo. 

Al pubblico l’ardua sentenza di giudicarne le voci e gli arrangiamenti dei brani; al pubblico anche la facoltà di alzare o abbassare i pollici rispetto ai look sfoggiati sul palco dell’Ariston, vetrina trasparente di gusti, stili, azzardi (qui voti e commenti della seconda seratai).

Anfibi dalle suole cingolate, bolero di piume, tessuti damascati (niente, non ci liberiamo proprio dell'effetto lucido-opaco ladro di diottrie) sono solo alcuni dei dettagli impressi sugli outfit dei protagonisti: nella gallery foto e voti.

Mahmood 

Bella la T-Shirt con la foto di una ragazza stampata che si intravede appena sotto la giacca. Terribili gli anfibi con suola cingolata. 7 alla prima, 2 ai secondi (1 a piede), la media è chiara: voto 4,5.  

Enrico Nigiotti

Spalle a cui sembra incorporato un appendiabiti sono valorizzate da un bel blu acceso che contrasta bene con il bianco della maglietta. Il cavallo basso dei pantaloni rende un po’ tozzo il figurone, ma nel complesso ci convince e gli diamo 7. 

Anna Tatangelo

Aridaje con ‘ste calze: anche stasera una luttuosa filanca ammazza lo stacco di coscia di Lady Tata, sul palco con i capelli a cui il phon sembra aver girato lo scherzetto di non funzionare più poco prima di esibirsi. 5+ perché stavolta ha lasciato a casa il nido di tulle nero e si è colorata un po’. Di verde, come la speranza di darle 6 e oltre.

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Ultimo

Nero, nero, nero, tutto nero… Quanto nero. Incute un certo timore. E perciò è 4. 

Francesco Renga

Le sue giacche e le sue camicie sono certezza almeno quanto il riccio capriccioso dei capelli. Avvisi chi mai riuscirà a trovargli un capello bianco. Con quel sorriso là come si fa dargli meno di 7? Oggi infatti è 7+.

Irama 

“Canta: Lady Oscar!”. Ah no, è Irama. Irama con una disarmante giacca damascata (qualche dio ci liberi dalla tortura di questo effetto lucido-opaco ladro di diottrie) che sfugge a qualsiasi commento, tanto si fustiga da sola. Voto 3: mai essere generosi con la pacchianeria così ostentata. 

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Alessandra Amoroso 

Uno tsunami di piume ha coperto le spalle, sovrastato la capigliatura e travolto il viso: non sarà stato un tantino esagerato questo bolero svolazzante? Discutibili i fiocchi di strass in vita, lucenti gli orecchini penalizzati dal cespuglio di cui sopra. Nel complesso è 7: la solarità del suo modo di essere la premia.

Patty Pravo e Briga

Con loro la tricologia amplia gli orizzonti del sapere. Mentre la prima non ha sbrogliato l’ammasso di capelli contorti come fusilli scotti, il secondo ha cambiato pettinatura optando per una frangetta spiaccicata sulla fronte. La coppia punta sull’hair style e non sbaglia, perché fa simpatia. Voto: 8  

Ornella Vanoni e Patty Pravo

Il loro abbraccio è un potpourri di colori, musica, geriatrica allegria. Un incontro che resta negli annali del Festival come quello dei loro abiti sgargianti. E’ storia, vale 10.

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Simone Cristicchi 

Dimesso, quasi imbarazzato. Anche lui in total black e anche lui - ahinoi - sceglie il damascato. Voto 6. 

Motta

Sembra uscito dalla serie tv ‘Romanzo Criminale’: un personaggio che porta bene quello che sceglie di indossare. Voto 7

Boomdabash

Il loro stille piace perché è l'upgrade sanremese del solito. Voto 7


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