Economia

Perché il prezzo della benzina è tornato ad aumentare

Nel primo decreto aiuti del governo Meloni, in corso di perfezionamento, saranno riproposti i crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre

Tornano a salire, dopo un paio di settimane di ribassi, i prezzi dei carburanti alla pompa, sulla scia dei forti rialzi delle quotazioni dei prodotti raffinati.
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati della benzina. Stessa mossa per Ip, mentre per Q8 registriamo un rialzo di un cent sulla benzina. Per Tamoil +2 cent/litro sulla verde e +1 cent sul diesel.

Il prezzo della benzina aumenta a livello internazionale quando aumenta il costo del petrolio. Ma quando sale il costo del petrolio, il costo della benzina aumenta lentamente, e quando scende il prezzo del petrolio, il prezzo della benzina scende lentamente. Il greggio infatti è una cosa, benzina e gasolio che si acquistano ai distributori un’altra. Sul prezzo alla pompa incidono, oltre al valore della materia prima, i costi di estrazione, raffinazione, stoccaggio, trasporto e il costo della distribuzione finale. A incidere tanto in Italia sul costo finale sono anche le accise (su cui però è ancora in vigore lo sconto governativo, quindi nei mesi scorsi l'impatto di questo elemento sul prezzo finale è stato limitato) e l'Iva. Tutti i Paesi tassano il carburante ma l'Italia resta in testa alla classifica per il peso fiscale a litro. Negli Stati Uniti la benzina costa circa la metà di quanto la paghiamo noi in Italia.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,700 euro/litro (+16, compagnie 1,702, pompe bianche 1,695), diesel a 1,863 euro/litro (-2, compagnie 1,866, pompe bianche 1,858). Benzina servito a 1,840 euro/litro (+12, compagnie 1,882, pompe bianche 1,756), diesel a 2,002 euro/litro (-2millesimi, compagnie 2,046, pompe bianche 1,917). Gpl servito a 0,771 euro/litro (-1, compagnie 0,778, pompe bianche 0,762), metano servito a 2,252 euro/kg (-43, compagnie 2,307, pompe bianche 2,207), Gnl 2,480 euro/kg (-192, compagnie 2,577 euro/kg, pompe bianche 2,413 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,804 euro/litro (servito 2,065), gasolio self service 1,960 euro/litro (servito 2,215), Gpl 0,858 euro/litro, metano 2,485 euro/kg, Gnl 2,537 euro/kg.

Taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre

Nel primo decreto aiuti del governo Meloni, in corso di perfezionamento, saranno riproposti i crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre. Lo si legge nella Nadef, pubblicata dal Mef, in cui si sottolinea che "il Governo ha deciso di confermare l'obiettivo di deficit per il 2022 del DEF e di utilizzare il risultante spazio di bilancio, quantificabile in poco più di nove miliardi, in larga parte a copertura di nuove misure di mitigazione del costo dell'energia". 

Il governo disporrà la copertura degli effetti finanziari degli acquisti di gas naturale effettuati nei mesi scorsi dal Gestore dei servizi energetici, pari a 4 miliardi, rimuovendo la previsione di legge che il gas acquistato dal Gse venga rivenduto entro la fine del 2022. La misura sarà prevista in "un apposito decreto-legge in corso di perfezionamento (c.d. 'Aiutiquater')", come si legge nella Nadef, approvata ieri dal Consiglio dei ministri e pubblicata dal Mef. La misura "consentirà di rivendere in seguito il gas a prezzi meno penalizzanti per la finanza pubblica". "Poiché la recente caduta del prezzo nazionale del gas potrebbe essere temporanea - si spiega nella Nadef -, ciò consentirà di rivendere in seguito il gas a prezzi meno penalizzanti per la finanza pubblica anziché cristallizzare immediatamente le relative perdite. I proventi attesi in base ai prezzi a termine del gas saranno percepiti e contabilizzati nel 2023".

Oltre alla proroga degli sconti per i carburanti (per circa 1 miliardo) e dei crediti di imposta alle imprese (circa 4,5 mld secondo le stime del governo Draghi), l'Aiuti quater conterrà anche coperture fino a 4 miliardi per gli acquisti di gas effettuati dal Gse, "rimuovendo" la norma secondo cui il gas acquistato dal Gse debba essere rivenduto entro il 2022. Lo prevede la Nadef. Temendo che il recente ribasso del prezzo del gas sia temporaneo, il governo consentirà infatti "di rivendere in seguito il gas a prezzi meno penalizzanti per la finanza pubblica". Gli effetti finanziari della vendita saranno poi contabilizzati nel 2023.


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