Economia

Bonus 2020 "contro la crisi": ecco la guida su tutte le agevolazioni

Dal super ecobonus al 110% per ristrutturare casa al bonus vacanze per rilanciare il turismo, passando per gli incentivi per l'acquisto di bici e monopattini e i contributi per liberi professionisti, famiglie, colf e badanti. Una guida su tutte le agevolazioni per far fronte alla crisi economica causata dal coronavirus

Tutti i bonus 2020. Foto repertorio Ansa

"E' una crisi senza precedenti e serve una risposta straordinaria dall'Ue, la posta in gioco è la tenuta dell'economia e la coesione sociale, ora deve prevalere la massima unità europea. Non possiamo deludere gli italiani. Il governo è coeso, si lavora uniti e gli italiani hanno fiducia in noi". Sono le parole del premier Giuseppe Conte nel corso della sua informativa di oggi alla Camera in vista del Consiglio Ue di venerdì 19 giugno. In attesa delle risposte concrete dell'Unione europea, il governo ha introdotto diversi bonus e agevolazioni per far fronte all'emergenza economica causata dal coronavirus.

Dal super ecobonus al 110% per ristrutturare casa al bonus vacanze per rilanciare il turismo in Italia, passando per gli incentivi per l'acquisto di bici e monopattini e i contributi per lavoratori autonomi, famiglie, colf e badanti: ecco una guida sui bonus attivi, sui requisiti e le modalità per ottenerli e tutte le informazioni necessarie.

Come funziona il bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi

L'indennità di 600 euro per lavoratori autonomi, liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo è una misura prevista dal decreto Rilancio. Ricordiamo che il bonus di 600 euro ai lavoratori autonomi per il mese di aprile sarà attribuito dall'Inps senza bisogno di fare una nuova domanda, se il lavoratore lo ha già ricevuto a marzo. Gli altri - chi non l'ha chiesto per marzo e le categorie escluse dal decreto Cura Italia e previste dal decreto Rilancio - hanno dovuto invece presentare la domanda entro il 3 giugno. A riferirlo è l’Inps attraverso una circolare sul decreto Rilancio. Per chi ha già ricevuto l’indennità a marzo, quindi, è prevista con le stesse condizioni un'erogazione ad aprile senza che sia necessaria una nuova domanda. L'importo pari a 600 euro viene erogato dall'Inps. Il bonus autonomi non costituisce reddito e non dà diritto a contribuzione figurativa.

Il bonus a partire da 1000 euro a fondo perduto

Imprese e partite Iva colpite dalle conseguenze economiche dell'emergenza coronavirus possono richiedere un contributo a partire da mille euro a fondo perduto, previsto sempre dal decreto Rilancio, dal 15 giugno al 24 agosto. L’Agenzia delle Entrare fornisce tutte le indicazioni per accedere al bonus previsto dall’articolo 25 del decreto Rilancio. Basterà compilare un modulo mediante il canale telematico Entratel oppure mediante un’apposita procedura sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione Fatture e Corrispettivi. Per richiedere il bonus occorre compilare elettronicamente il modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate entro il 24 agosto. Si potrà usare il canale telematico Entratel/Fisconline. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà i dovuti controlli e comunicherà l’esito.

Questo contributo spetta alle imprese, alle partite Iva e ai titolari di reddito agrario, che risultino ancora in attività alla data di presentazione della domanda. Non potranno accedere al bonus coloro la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda, i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, gli intermediari finanziari, le società di partecipazione, i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal decreto Cura Italia e gli enti pubblici. Ci sono due requisiti necessari per l'accesso al bonus: l’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro e che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019. È fatta eccezione per chi ha avviato la propria attività dopo il primo gennaio 2019, in tal caso si avrà diritto al contributo indipendentemente dal calo del fatturato. Stessa eccezione anche per tutti quei soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi ancora in emergenza al 31 gennaio 2020.

Come si calcola il contributo? Per sapere a che cifra si ha diritto si dovrà considerare la differenza tra fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019. Il contributo sarà in ogni caso non inferiore a mille euro per le persone fisiche e di duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il bonus è escluso da qualsiasi tassazione. A seconda della cifra ottenuta si dovrà applicare una percentuale:

  • 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro;
  • 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di un milione di euro;
  • 10%  se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro.

Il decreto Rilancio riconosce poi anche un'indennità per colf, badanti e lavoratori domestici, un bonus di 500 euro mensili per i mesi di aprile e maggio 2020: qui trovate tutte le informazioni.

Il bonus vacanze: come funziona e chi ne ha diritto

E veniamo al bonus vacanze: una cifra fino a 500 euro per tutte le famiglie che hanno un reddito Isee fino a 40mila euro. Si tratta di un contributo per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale in alberghi, campeggi, villaggi, b&b. L’importo è modulato in base alla "numerosità" del nucleo familiare. La misura è stata approvata con il pacchetto Turismo proposto dal ministro della Cultura Dario Franceschini. L'importo, come spiega il governo, è modulato in base alla numerosità del nucleo familiare: 500 euro per le famiglie composte da tre o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di una persona. "Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 - ha chiarito Franceschini -. L'80% sarà uno sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, il restante 20% come detrazione dall'imposta sul reddito".

Ecobonus e sismabonus al 110%

Bonus ristrutturazione al 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica per rilanciare l’attività del settore edilizio. Tra le numerose norme del decreto Rilancio viene confermata quella che aumenta l'aliquota della detrazione fiscale che spetta per interventi in ambito di efficienza energetica (il cosiddetto ecobonus), riduzione del rischio sismico (il sismabonus), installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Si potrà usufruire del bonus fiscale in cinque rate di pari importo ed è prevista la possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all'impresa che realizza i lavori. Qui le ulteriori delucidazioni

Bonus mobilità per bici e monopattini

Il decreto Rilancio prevede anche un bonus mobilità che si basa su un contributo pari al 60% della spesa sostenuta, e non superiore a 500 euro, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, o veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, come monopattini, hoverboard e segway. Nel bonus sono previsti due metodi di rimborso: in uno il cittadino è rimborsato del 60% della spesa; nell'altro il cliente paga al negoziante aderente direttamente il 40% e sarà il venditore a ricevere il rimborso del 60%. Per usufruire del bonus è necessaria un'app, presto disponibile, e disporre delle credenziali Spid, Sistema Pubblico di Identità Digitale. Dal 4 maggio fino al giorno d'inizio operativo dell'applicazione è previsto il rimborso al beneficiario conservando lo scontrino e mostrando il documento da allegare all'istanza da presentare mediante l'applicazione web. Dal giorno di inizio operativo dell'applicazione web, è previsto lo sconto diretto da parte del fornitore del bene/servizio richiesto, sulla base di un buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. Per l'anno 2020 possono usufruire del bonus i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50mila abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50mila abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50mila abitanti).

Bonus e incentivi per le famiglie

Per quanto riguarda le famiglie, il decreto Rilancio ha confermato il bonus baby sitter e lo ha raddoppiato, portandolo dai 600 euro precedentemente previsti ai 1.200 euro per figli di età inferiore ai 12 anni, limite che non sussiste in caso di figli disabili. Il bonus può anche essere utilizzato per pagare le rette dei centri estivi o strutture assimilate. Non può essere erogato però insieme al bonus asilo nido, come invece avveniva in base al decreto Cura Italia. Inoltre il decreto Rilancio ha raddoppiato da 1.000 a 2.000 euro l’importo del bonus specifico per gli operatori del comparto sanitario privato e pubblico, e per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Le domande che rispettano i requisiti saranno accolte in ordine cronologico di presentazione. Il bonus – spiega l’Inps - spetta ai lavoratori dipendenti privati, ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps, e ai lavoratori autonomi (iscritti e non all’Inps, se non iscritti previa comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali). Il bonus viene erogato anche ai dipendenti pubblici del settore sanitario, e al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, che come detto potranno ricevere un importo maggiore.

Come fare richiesta? Il bonus viene erogato dall’Inps mediante il Libretto Famiglia. La domanda va inoltrata online, accedendo al servizio sul sito Inps con le credenziali Pin, Spid, Cie o Cns. Se non si è in possesso di queste credenziali, è possibile accedere al servizio in modalità semplificata, per compilare e inviare la domanda online, previo inserimento della sola prima parte del Pin, ricevuto via sms o email subito dopo la relativa richiesta. Per la successiva fase dei pagamenti tramite Libretto Famiglia è comunque necessario essere in possesso del PIN dispositivo. In alternativa, è possibile richiedere il bonus tramite i patronati o il Contact center dell’Istituto, telefonando al numero gratuito 803164 da rete fissa oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai gestori). Anche in questo caso è possibile avvalersi del servizio in modalità semplificata, comunicando all’operatore la sola prima parte del PIN.

Agevolazioni anche per i centri estivi. La cifra prevista dall'Inps a disposizione per un nucleo familiare arriva ad un massimo di 1.200 euro (2.000 euro nel caso degli operatori sanitari), da utilizzare nel periodo di chiusura delle scuole. Le misure si applicano solo all’anno 2020. Il bonus per l'iscrizione ai centri estivi spetta nel limite massimo complessivo per il nucleo familiare di 1.200 euro, ma in presenza di più figli di età inferiore a 12 anni, può essere richiesto anche per tutti i figli (sempre in misura complessivamente non superiore a 1.200 euro). Nel caso di lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato, il limite massimo complessivo sale poi a 2mila euro. Viene erogato dall’Inps attraverso il Libretto Famiglia con accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con IBAN o bonifico domiciliato presso le poste, secondo il metodo che si indica quando si fa la domanda. La richiesta può essere presentata online attraverso il servizio dedicato. Oppure, ancora, attravero il Contact center indicato sul sito Inps o attraverso enti di patronato, con i servizi telematici che offrono gratuitamente.

Capitolo infanzia: nell'ambito del riordino delle misure di sostegno per i figli a carico, il Family Act prevede un buono per il pagamento delle rette degli asili nido e altri servizi per l'infanzia nonché l'assegno di natalità. Tra le misure introdotte c’è l’assegno universale: è mensile e verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio - ad eccezione della figlia o del figlio disabile, per il quale non sussistono limiti di età - tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d'imposta, da utilizzare in compensazione. Qui trovate tutte le novità nel dettaglio


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