Economia

Bonus auto: l'incentivo c'è, le auto no. Il decreto sarà modificato

Il limite dei 180 giorni tra l'ordine e l'immatricolazione della vettura rischia di inceppare il meccanismo. Il governo apre a una proroga

Foto di repertorio

Il bonus c'è, le auto però scarseggiano e allora il governo apre alla proroga del termine per poter usufruire degli incentivi destinati all'acquisto di veicoli nuovi (e non inquinanti). Il perché è presto detto: nel decreto con cui è stato via libera al bonus compare una clausola che prevede un limite di 180 giorni dal contratto all’immatricolazione. Se il termine di sei mesi scade prima che l'auto possa effettivamente essere messa su strada il bonus decade automaticamente. 

Un bel problema dal momento che la crisi dei semiconduttori e le conseguenze della guerra in Ucraina hanno dilatato di parecchio i tempi di consegna e spesso per avere una macchina nuova bisogna aspettare anche più di un anno. La soluzione però è a portata di mano: basta ritoccare il decreto cancellando la clausola dei 180 giorni. L'esecutivo sembra andare proprio in questa direzione. "L'importante adesso era partire" ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ospite ieri all'Automotive Dealer Day di Verona. "Per i limiti temporali esistono sempre le proroghe: il governo è cosciente delle difficoltà dovute alla guerra e alla crisi dei chip". 

L'incentivo c'è, mancano le auto

Il limite dei 180 giorni dunque potrebbe presto essere cancellato, proprio a causa della carenza di vetture. In una recente intervista all’Adnkronos, il direttore di 'Quattroruote' Gianluca Pellegrini ha spiegato che il sistema automobilistico mondiale "non riesce più a produrre tutte le macchine" che chiede il mercato: "Ci sono dei gruppi maggiormente in difficoltà, perché fondamentalmente mancano le materie prime, e così in Germania, per esempio, hanno chiuso una fabbrica dopo l'altra perché, appunto, mancano le materie prime che dovrebbero arrivare dalla componentistica ucraina e russa. A questo si somma il problema dei semiconduttori che continua ad andare avanti e che è iniziato l'anno scorso, e quindi, purtroppo, non ci sono le macchine da vendere".

Per quanto riguarda i tempi di consegna, "dipende dalla macchina", ma per i modelli più richiesti "i tempi sono ormai superiori all'anno" con poche eccezioni. Minori problematiche "in generale per i gruppi del Sud-Est asiatico: i coreani sono meno in difficoltà rispetto agli altri perché controllano la filiera, quindi hanno maggiori possibilità. Quanto agli europei, i tedeschi soffrono di più, mentre i francesi leggermente di meno". 

Come funziona il bonus auto

Gli incentivi sono destinati all'acquisto di veicoli elettrici, ibridi, plug-in ed endotermiche e sono concessi soltanto alle persone fisiche. Una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing per comprare veicoli elettrici, ibridi, plug-in. Sono previsti contributi a piccole e medie imprese ma solo per l'acquisto di veicoli commerciali nuovi elettrici con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4. 

Gli sconti variano da 2.000 euro per i veicoli con motori tradizionali a basso impatto, fino a 5.000 euro per le auto 100% elettriche con rottamazione di un mezzo inferiore alla classificazione Euro5. Ecco gli incentivi nel dettaglio. 

  • Per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (elettriche), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3 mila euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se viene rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. 
  • Per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissione 21-60 g/km (ibride plug - in), con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. 
  • Per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (endotermiche a basse emissioni), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. 

Click day inevitabile: gli incentivi sono a esaurimento

A partire dal 25 maggio per tutti gli approfondimenti sarà possibile consultare il sito web www.ecobonus.mise.gov.itAi fini della prenotazione dell’incentivo da inserire sulla piattaforma saranno validi i contratti di vendita, stipulati a far data dalla pubblicazione del Dpcm. Il meccanismo porterà inevitabilmente a un click day per i concessionari intenzionati ad assicurarsi con la prenotazione l’accesso alle agevolazioni, che si ferma all’esaurirsi delle risorse. In base al decreto, per l’auto a disposizione c’è una dote di 650 milioni per il 2022: 220 milioni per le vetture con emissioni tra 0 e 20 grammi di Co2 per km (elettriche), 225 milioni per la fascia 21-60 (ibride plug-in), 170 milioni per la categoria 61-135 (endotermiche a basse emissioni). Per accaparrarsi il bonus dunque occorre esser veloci.


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