Economia

Bonus sulle bollette, un "lusso" per pochi: perché dovrebbe diventare automatico

In Italia sono 9 milioni le persone che vivono in povertà energetica, ma con il complesso iter attualmente in vigore soltanto un terzo degli aventi diritto ottiene l'agevolazione. Ecco come potrebbe cambiare

Bollette (FOTO ANSA)

Fare fatica a pagare le bollette di luce, gas o acqua. Un problema purtroppo molto comune in Italia, nonostante il nostro Paese sia uno dei più all'avanguardia sotto il profilo delle infrastrutture energetiche. Secondo i dati contenuti nel "Rapporto SDGs 2018”, elaborato dall’Istat sulla base dei “Sustainable development goals”, la cosiddetta povertà energetica colpisce il 16,1% delle famiglie italiane, pari a più di 9 milioni di persone, se si considera una media di 2,3 persone per nucleo familiare. Una condizione diffusa, aggravata dai continui aumenti di luce e gas, che hanno reso, mese dopo mese, le bollette un vero e proprio incubo per le famiglie meno abbienti.

Per contrastare questo fenomeno in preoccupante aumento è attivo un bonus energetico con cui i consumatori con un reddito sotto una determinata soglia possono ottenere uno sconto sulle bollette di luce, gas e acqua. Peccato però che ottenere il bonus preveda un iter complesso per la richiesta, che deve essere presentata ogni anno. Uno scoglio che ha scoraggiato la maggior parte delle famiglie che avrebbe potuto ottenerlo, con i numeri che parlano chiaro: soltanto il 30% dei potenziali beneficiari del bonus hanno presentato la richiesta. Ma questa situazione potrebbe cambiare molto presto.

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Un emendamento alla legge di Bilancio presentato dall'On. Barbara Saltamartini delle Lega, Presidente della Commissione Attività produttive alla Camera, prevede che tale bonus diventi automatico: “I dati emersi in Commissione Attività Produttive della Camera ci dicono con chiarezza che è necessario rivedere le modalità di fruizione del bonus sociale elettrico per le famiglie indigenti”. L'obiettivo è quello di rendere più agevole la richiesta e di poter aiutare, con le risorse a disposizione, tutte le famiglie che versano in uno stato di povertà energetica. 

Cosa prevede nel dettaglio questo emendamento? Ecco il testo completo disponibile sul sito della Camera:

1. A partire dal 1o aprile 2019, la compensazione della spesa per e forniture di energia elettrica e di gas naturale a favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati, di cui all'articolo 1, commi 75 e 76, della legge 4 agosto 2017, n. 124, è riconosciuta automaticamente a tutti i soggetti che abbiano presentito Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), di cui all'articolo 10 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, per una qualsiasi prestazione o servizio di natura sociale o assistenziale e il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in corso di validità, come attestato dall'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), sia ricompreso entro i limiti stabiliti dal decreto di cui al predetto articolo 1, comma 76, della legge 4 agosto 2017, n. 124. 
2. Ai fini di cui al comma 1, l'INPS trasferisce le informazioni utili in suo possesso al Sistema informativo integrato gestito da Acquirente Unico S.p.A ai sensi del decreto-legge 8 luglio 2010, n. 105, convertito dalla legge 13 agosto 2010, n. 129, secondo criteri e condizioni definite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentita l'Autorità di regolazione energia reti e ambiente. L'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente definisce d'intesa con l'INPS e Acquirente Unico S.p.A. le modalità operative per il trasferimento delle informazioni e per la successiva gestione da parte di Acquirente Unico S.p.A. ai fini dell'erogazione della compensazione. 

Tradotto in parole semplici, il punto uno dell'emendamento prevede l'erogazione automatica del bonus ai soggetti che abbiano presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e che abbiano un reddito inferiore alle soglie stabilite, ossia non superiore a 8.107,5 euro o non superiore a 20.000 euro se con almeno 4 figli a carico. Il secondo punto riguarda invece l'Inps, che dovrebbe trasferire all'Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) i dati e le informazioni sui consumatori così da poter individuare i soggetti destinatari dell'agevolazione e procedere con l'erogazione.

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La proposta messa sul tavolo dall'On. Saltamartini ha riscosso un grande successo, soprattutto tra le associazioni dei consumatori. La prima ad esprimersi in favore di questo emendamento è stata la Federconsumatori, che attraverso un comunicato ufficiale ha manifestato il suo apprezzamento all'idea: “Per fronteggiare le difficoltà che un numero crescente di famiglie riscontra nel sostenere i costi energetici, si rivela fondamentale intervenire per una revisione del sistema di erogazione dei bonus gas ed energia, nonché per una maggiore informazione sulle modalità di accesso al bonus idrico”.

“Ricordiamo – afferma Federconsumatori – che i requisiti per accedervi sono gli stessi previsti per il bonus elettrico e gas (indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro o non superiore a 20.000 euro se con almeno 4 figli a carico) ma, evidentemente, sono le stesse anche le criticità del meccanismo di erogazione oggi previsto”.

Anche secondo Federconsumatori a penalizzare questa misura è l'iter troppo complesso: “Appena un consumatore su tre riesce ad ottenerlo, data la complessità dell’iter e l’eccessiva numerosità dei soggetti coinvolti: ribadiamo, pertanto, la necessità di rivedere al più presto il meccanismo e prevedere, per tutti i settori, l’erogazione automatica del Bonus direttamente in bolletta”.

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“Una vera assurdità – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori – che penalizza le famiglie, limitandone, di fatto, l’opportunità di accedere ai bonus a cui avrebbero diritto. Basterebbe utilizzare, invece, le banche dati esistenti per individuare i cittadini che ne hanno diritto e far scattare automaticamente i bonus”.  

Sulla stessa scia anche il comunicato diramato dall'Adiconsum, in cui il segretario nazionale Pierpaola Pietrantozzi ha reso noto l'importo massimo che potrebbero ottenere le famiglie con questa misura e una possibile ripartizione tra le varie utenze: “Da una nostra stima, con il bonus sociale automatico possibile dare sostegno ai circa 9 milioni di cittadini-consumatori italiani che versano in condizioni di povertà energetica fino a 700 euro annui, così suddivisi: 250 per la luce, 350 per il gas, 150 per l’acqua”.

Intervistato da Today, il presidente Adiconsum Carlo De Masi ha invitato il Governo ad agire in tempi brevi e ci ha raccontato quali saranno le prossime mosse per dare una mano alle famiglie che vivono questa particolare condizione di disagio: “Sicuramente faremo pressione politica, ma visto il dato allarmante dell'Istat (oltre 9 milioni di persone in povertà energetica) sembra chiaro che bisogna fare di più. L'automatismo collegato all'Isee, con tutti controlli del caso, è un primo passo. Come ulteriore possibilità abbiamo intenzione di creare un fondo sociale che potrebbe essere finanziato in tre maniere: le giacenze di fine anno delle bollette, in particolare quelle elettriche; l'arrotondamento delle bollette e come terza via, qualcosa di simile al cosiddetto 'caffè sospeso', una bolletta sospesa in cui il consumatore paga una piccola somma in più che andrà a finire in una sorta di banco dell'energia".

“Si è parlato di altri emendamenti – conclude De Masi – che dovrebbero prevedere l'aumento della soglia Isee e anche dei fondi a disposizione per il bonus, ma al momento l'unica proposta ufficiale è quella che riguarda l'automatizzazione del procedimento, presentato dalla Saltamartini”. Un primo passo in aiuto delle famiglie italiane, anche se resta sempre in ballo la questione degli oneri di sistema, che contribuiranno a rendere le bollette ancora più pesanti già da gennaio 2019. 


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