Economia

Bonus mutuo: così una rata la paga il Fisco

Detraendo gli interessi passivi e gli oneri accessori sul mutuo, il contribuente può usufruire di una detrazione Irpef: ecco come funziona

Foto di repertorio

Con la possibilità di detrarre gli interessi passivi del mutuo, si trasforma per i contribuenti in un vero e proprio risparmio, equivalente ad una rata del mutuo stesso. Cerchiamo di capire come.

Bonus mutuo: detrazione Irpef

Una rata del mutuo la paga lo Stato? In poche parole sì. Tale risparmio, riservato a chi ha acceso un mutuo per l'acquisto di un immobile, consiste nella possibilità di detrarre dall'Irpef il 19% delle spese pagate dal contribuente a titolo di interessi passivi del mutuo. L'agevolazione fiscale spetta ai contribuenti che per la dichiarazione dei redditi utilizzano in modello 730 (sia ordinario, sia precompilato) e anche a chi utilizza il modello Unico, a patto che la dichiarazione sia relativa all'acquisto di un'immobile da utilizzare come abitazione principale. Un vantaggio molto evidente per i mutui di lunga durata.

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Bonus mutuo: l'importo

L'Agenzia delle Entrate prevede la possibilità di detrarre il 19% delle spese pagate dal contribuente a titolo di interessi passivi del mutuo e di oneri accessori. Tale detrazione diminuisce con il passare del tempo, così come diminuisce anche il capitale da restituire. Il tetto massimo per la detrazione sul mutuo è di 4mila euro. Tra gli oneri accessori detraibili figurano le seguenti voci:

  • la commissione spettante agli istituti per la loro attività di intermediazione;
  • gli oneri fiscali come ad esempio l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato;
  • la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti;
  • le maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni di cambio relative a mutui stipulati in Ecu o altra valuta;
  • le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica.

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Bonus mutuo: separazione o divorzio

Ma cosa succede alla detrazione in caso di separazione o divorzio? Nella prima ipotesi, il coniuge separato rientra ancora tra i familiari, invece, nella seconda, il coniuge che ha trasferito la sua dimora abituale, mantiene il diritto alla detrazione per la quota di competenza, se nell’immobile vivono in maniera abituale i suoi familiari. Anche l'usufruttuario di un immobile può detrarre gli interessi passivi del mutuo. 

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Bonus mutuo, come perderlo

La detrazione degli interessi sul mutuo è legata all'utilizzo dell'immobile in questione come prima casa. Se l'abitazione perde tale qualifica, viene meno anche la detraibilità, ovviamente dall'anno successivo a quello in cui si smette di usare l'immobile come abitazione principale. Se tale condizione dovesse cambiare nuovamente, il contribuente potrà usufruire della detrazione.


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