Economia

Tesoro a caccia di contanti, arriva nuovo il Btp Italia con maxi premio fedeltà

Il governo puntare su famiglie e piccoli investitori domestici per i titoli di Stato. Ma a chi conviene il nuovo Btp Italia?

Tesoro a caccia di liquidità, con l’obiettivo di riportare quote crescenti di debito pubblico nelle mani degli investitori italiani al fine di evitare pericolose speculazioni dei mercati finanziari sullo spread. All’interno di questa strategia si inserisce la 19esima emissione del Btp Italia di marzo, investimento di medio termine piuttosto allettante per i piccoli investitori italiani considerando l’indicizzazione all’inflazione e il maxi premio fedeltà finale.

Ma perché il Tesoro ha deciso di puntare sugli investitori italiani? Quali sono le caratteristiche principali del nuovo Btp Italia? A chi conviene? Vediamolo in questa breve guida.

Debito pubblico: il Tesoro punta sui piccoli investitori

Il Btp Italia è un bond indicizzato all’inflazione realizzato dal Tesoro appositamente per attrarre il pubblico retail (così vengono chiamati i piccoli risparmiatori). Dopo le turbolenze sullo spread degli anni scorsi che hanno accentuato i timori della comunità finanziaria sulla solvibilità dell’Italia, il governo ha deciso di cambiare strategia sul debito pubblico. Meglio ridurre l’esposizione verso le istituzioni finanziarie internazionali (per evitare possibili attacchi allo spread) e affidarsi ai piccoli investitori italiani, maggiormente orientati a tenere i titoli di stato nel proprio portafoglio e a non fare compravendita in caso di turbolenze sui mercati (in gergo vengono chiamati cassettisti).

Così è nato il Btp Italia, arrivato alla 19esima emissione, con una partecipazione di piccoli risparmiatori via via crescente. Basti sapere che durante l’ultima emissione di novembre 2022 sono stati raccolti 12 miliardi di euro, con 7,2 miliardi andati alle famiglie. Il bond indicizzato all’inflazione ha attratto 256mila risparmiatori, posizionandosi al secondo posto dopo l’emissione record del 2020. Una buona notizia, visto che secondo i calcoli di Scope Ratings il fabbisogno finanziario del nostro Paese richiederà un aumento delle disponibilità di debito pubblico italiano degli investitori privati di circa 90-120 miliardi di euro annui. Questo perché si sta registrando una minore esposizione degli investitori esteri verso il debito italiano (numeri così bassi non si vedevano ormai da 7 anni) ma anche perché la Bce ha deciso di ridurre progressivamente gli acquisti di titoli di Stato dei paesi membri Ue.

Btp Italia: nuova emissione dal 6 marzo 2023

La 19esima emissione del Btp Italia, titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale, prenderà il via lunedì 6 marzo per concludersi il 9 marzo 2023. Come di consueto il nuovo Btp Italia sarà collocato sul mercato in due fasi:

  • la prima fase si svolgerà da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo (salvo chiusura anticipata) e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini;
  • la seconda fase avrà luogo nella mattinata del giorno 9 marzo e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.

Il Btp avrà una durata di 5 anni, con un maxi premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza (14 marzo 2028). Per gli investitori retail, quelli della prima fase, saranno soddisfatte tutte le richieste pervenute.

Dove è possibile comprare il Btp Italia? I piccoli risparmiatori potranno rivolgersi in banca o presso gli uffici postali (ovunque si detenga un conto titoli) oppure potranno utilizzare il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading. Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana).

Btp Italia: come funziona e quali sono i tassi minimi garantiti

Per il momento i tassi minimi garantiti del nuovo Btp Italia non sono ancora stati svelati: verranno comunicati venerdì 3 marzo prendendo in considerazione le condizioni di mercato del periodo. Nell'ultima edizione il ministero dell’Economia aveva fissato un tasso minimo garantito all'1,6%, a cui si va ad aggiungere la rivalutazione di capitale e interessi dovuta all’indicizzazione al tasso di inflazione italiana.

Grazie al meccanismo di indicizzazione utilizzato, ogni 6 mesi verrà riconosciuto al detentore del Btp Italia il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Rivalutate anche le cedole, pagate semestralmente, sulla base dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (Foi), con esclusione dei tabacchi, diffuso dall’Istat.

Btp Italia: a chi conviene investire

Il Btp Italia è un investimento di medio termine adatto a tutti gli investitori retail per almeno tre motivi: garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto; prevede un investimento minimo molto basso di soli 1.000 euro (lotto minimo); può essere sottoscritto anche tramite i sistemi di trading online, via pc o smartphone. Inoltre, prevede una remunerazione sempre allineata all’evoluzione del costo della vita, dimostrandosi vantaggioso soprattutto in un periodo come questo in cui l’inflazione viaggia a due cifre.

È un investimento a rischio zero, o quasi, con questa infinitesima probabilità legata solo a una possibile dichiarazione di insolvenza da parte dello Stato, un default piuttosto difficile da pensare per il nostro Paese. Il bond indicizzato all'inflazione può essere adatto soprattutto a coloro che hanno molta liquidità sul conto corrente e che prevedono di non utilizzarla e di non fare investimenti per i prossimi 5 anni. Sono una sorta di 'scudo' per il risparmio, in quanto l’inflazione erode i soldi lasciati fermi sul conto corrente (in termini di riduzione del potere di acquisto, ne abbiamo parlato qui) mentre non intacca questo tipo di investimento. Ma non è tutto, c’è un altro vantaggio: non è prevista alcuna commissione bancaria a carico degli investitori per l’acquisto all’emissione. Ci sarà da pagare solo la tassa sui redditi di capitale pari al 12,5%, come per tutti gli altri titoli di Stato, ma a differenza di questi solo il Btp Italia è indicizzato al tasso di inflazione nazionale.

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