Finanza & Mercati

Tabor: a questo prezzo l’opa su Tod’s non s’ha da fare

Il fondo americano che aveva già bloccato la prima offerta del 2022 torna alla carica chiedendo un consistente rialzo dell’offerta

Della Valle

43 euro ad azione per ritirare il gruppo Tod’s dalla borsa non posson bastare. E così il fondo americano Tabor ha preso carta e penna per scrivere a L Catterton e Diego Della Valle di alzare l’offerta pubblica di acquisto (opa) che è ufficialmente partita il 25 marzo per chiudersi l’8 maggio. L’opa è guidata dal fondo L Catterton, legato al colosso del lusso Lvmh di Bernard Arnault.

Tod's: valore tra 82 e 102 euro per titolo

Tabor, che ha l’1,1% di Tod’s, ha rifatto i calcoli sull’effetivo valore di Tod’s trovando che il valore potenzialmente corretto della società sarebbe compreso tra 82 e 102 euro per titolo. Ovvero almeno il doppio di quanto offerto per l’opa. Non è la prima volta che Tabor contesta il valore di un’opa Tod’s. Anche nel settembre 2022 il fondo Usa si era messo di traverso nella prima operazione lanciata per ritirare il gruppo marchigiano del lusso dalla borsa. Un’opa che poi non aveva avuto l’esito sperato.

Secondo Tabor il processo attraverso il quale si è arrivato al prezzo di 43 euro come valore corretto di offerta non sarebbe stato trasparente, ma frutto di un accordo tra insider dei proprietari di maggioranza, che include l’amministratore delegato e presidente Diego Della Valle, col fine di offrire agli azionisti di minoranza “poca scelta se non quella di partecipare a un’operazione dal prezzo inadeguato” dato il contesto macroeconomico di riferimento. Per questo motivo il fondo ha chiesto di rividere al rialzo il prezzo in modo tale che non sottovaluti il valore dei singoli marchi del gruppo italiano, cioè Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay.


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