Economia

Fisco, 730 precompilato: come sfruttare bene le detrazioni fiscali

E' online il modello per la dichiarazione dei redditi precompilata. Dalla casa alla salute, ecco la guida di Today.it per conoscere tutte le detrazioni di cui possono usufruire i contribuenti e la documentazione da presentare all'Agenzia delle Entrate

Foto di repertorio

Dichiarazione precompilata 2019: da oggi, lunedì 15 aprile, è disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate il modello 730 per la dichiarazione dei redditi. Il modulo potrà essere inviato per via telematica dal 2 maggio al 23 luglio, con la possibilità per i contribuenti di modificarlo o integrarlo sempre fino alla scadenza di fine luglio. Oltre ai dati già a disposizione, l’Agenzia delle Entrate ha già inserito nei modelli quelli inviati dagli enti esterni (come studi medici, farmacie, banche, assicurazioni, università, ecc.) e dai datori di lavoro tramite le certificazioni uniche. Quest’anno la dichiarazione è ancora più completa: alle informazioni presenti gli scorsi anni, infatti, si aggiungono le spese su parti comuni condominiali che danno diritto al bonus verde e le somme versate dal 1° gennaio 2018 per assicurazioni contro le calamità, stipulate per immobili a uso abitativo. Complessivamente, il paniere dei dati pre-compilati raggiunge quota 960 milioni e supera del +3,8% il totale dei dati caricati nel 2018, mentre la funzionalità di compilazione assistita, disponibile dal prossimo 10 maggio, si estende a tutto il quadro E.

730 precompilato 2019: la guida

Pochi, semplici passi per visualizzare la propria precompilata. Per prima cosa, occorre essere in possesso delle credenziali di accesso. Le porte della dichiarazione si aprono tramite Spid, il sistema unico di accesso ai servizi online della pubblica amministrazione. Via libera, naturalmente, anche con le credenziali fornite dall’Agenzia delle Entrate per utilizzare i servizi telematici (Fisconline), ma vanno bene anche quelle rilasciate dall’Inps. Infine, è possibile accedere tramite Carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta entrati nella propria area riservata sarà possibile controllare nel dettaglio tutti i dati e, dal 2 maggio, accettare la dichiarazione così com’è o integrarla/modificarla prima dell’invio. Per queste operazioni resta la possibilità di rivolgersi a un Caf o delegare un professionista.

730 precompilato 2019: dubbi e informazioni

Per venire incontro ad eventuali dubbi dei contribuenti, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio canale YouTube un breve video di presentazione della precompilata, con le principali novità e le date da ricordare. È inoltre consultabile un sito internet dedicato, all’indirizzo https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it, dove sono presenti tante informazioni utili: i passi da seguire fino all’invio e le risposte alle domande più frequenti. Infine, sono sempre disponibili i numeri dell’assistenza telefonica: 800.90.96.96 da telefono fisso, 0696668907 (da cellulare) e +39 0696668933 per chi chiama dall’estero, operativi dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17, e il sabato dalle 9 alle 13 (con esclusione delle festività nazionali).

730 precompilato 2019: la compilazione semplificata

Tra le principali novità per il 2019 c'è la possibilità di scegliere la modalità di compilazione semplificata, in alternativa alla modalità tradizionale, per modificare in maniera guidata tutto il quadro E della dichiarazione, per esempio per aggiungere un onere detraibile o deducibile che non compare tra quelli già inseriti dall’Agenzia o modificare gli importi delle spese sostenute. Con la novità di quest’anno, che sarà disponibile a partire dal 10 maggio, diventa possibile intervenire in modalità guidata su tutti i dati del quadro, aggiungendo, eliminando o modificando, tra gli altri, anche gli importi relativi alle spese che danno diritto agli sconti fiscali per le ristrutturazioni, per il risparmio energetico, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e al bonus verde. Una volta fatte le modifiche, sarà il sistema a ricalcolare in automatico gli oneri detraibili e deducibili, sulla base dei nuovi dati e di eventuali limiti previsti dalla legge, e a inserire il totale nei campi del quadro E.

730 precompilato 2019: il calendario

Dal pomeriggio del 15 aprile la precompilata sarà disponibile sia per chi presenta il 730 sia per chi presenta Redditi. A partire da questa data il contribuente e i soggetti delegati potranno visualizzare la dichiarazione e l’elenco delle informazioni disponibili, con l’indicazione dei dati inseriti e non inseriti e delle relative fonti informative. Il 730 potrà essere inviato a partire dal 2 maggio e fino al 23 luglio 2019. Anche il modello Redditi precompilato può essere modificato dal 2 maggio, ma potrà essere trasmesso dal 10 maggio al 30 settembre 2019.

730 precompilato 2019: i dati dell'Agenzia delle Entrate

In crescita il numero di dati, circa 960 milioni, che ha viaggiato nei server dell’Agenzia. Di questi, il 78% - 754 milioni - sono relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini, comunicati all’Agenzia da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali, il 4,7% in più rispetto a quelli trasmessi nel 2018. Al secondo posto in ordine di frequenza troviamo i premi assicurativi, poco più di 92milioni, e le Cu, oltre 61 milioni. I dati relativi a bonifici per ristrutturazioni guadagnano quota 16 milioni, cui si aggiungono quasi 6 milioni di occorrenze relative a ristrutturazioni condominiali. Scorrendo la classifica dei dati più frequenti troviamo poi oltre 8 milioni di dati su interessi passivi, 4,6 milioni relativi a contributi previdenziali, cui si aggiungono oltre 4 milioni di informazioni che attengono alla previdenza complementare. Circa 4,4 milioni di dati, infine, riguardano rimborsi di spese sanitarie e un milione in meno, 3,4, spese universitarie. Chiudono la classifica delle occorrenze in milioni le informazioni relative a contributi per lavoratori domestici (3,2 milioni).

Vediamo nel dettaglio quali sono le detrazioni e le agevolazioni di cui i contribuenti possono usufruire nella dichiarazione dei redditi precompilata 2019. Nelle seguenti pagine vedremo nel dettaglio i bonus relativi a casa, famiglia, università e salute, con la relativa documentazione necessaria per potervi accedere.

Bonus casa: tutte le agevolazioni 

Di seguito tutte le agevolazioni dedicate all'abitazione, dal bonus verde alle ristrutturazioni, passando per il mutuo.

Bonus mutuo

Per 'bonus mutuo' si intende la detrazione del 19% degli interessi pagati (fino a un massimo di 4.000 euro l'anno) destinata a chi è proprietario e titolare del contratto. Nel caso di più intestatari il bonus verrà diviso in quote, mentre in caso di coniuge a carico l'altro può fruire della detrazione per entrambe le quote. Si possono detrarre anche l'imposta sostitutiva e gli oneri notarili per la stipula del contratto e l'ipoteca. Per accedere alle agevolazioni è necessario che l'immobile venga abitato entro 12 mesi, che diventano 18 in caso di lavori di ristrutturazione attestati da licenza comunale. Per usufruire di questo bonus servono i seguenti documenti: rogito, fattura del notaio, ricevuta della banca, e contratto di trasferimento per lavoro, oltre ad un'autocertificazione nel caso in cui non sia stato indicata come destinazione del mutuo l'acquisto di un immobile. 

Bonus ristrutturazioni

Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio beneficiano di importanti agevolazioni fiscali, sia quando si effettuano sulle singole unità abitative sia quando riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali. La più conosciuta tra queste agevolazioni è quella disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi), che consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Per le spese effettuate nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83/2012 ha elevato al 50% la percentuale di detrazione e a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio. 

Una 'casa' di agevolazioni fiscali: le nuove guide per risparmiare con i bonus

Da ultimo, la legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 30 dicembre 2018) ha rinviato al 31 dicembre 2019 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%) e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2020 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro. Dal 2018, tuttavia, chiarisce l'Agenzia delle Entrate, è stato introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.

Ricordiamo che per usufruire dei bonus è necessario effettuare il pagamento con strumenti tracciabili e presentare le fatture, i bonifici, le autorizzazioni comunali (nei casi in cui siano necessarie), il dettaglio dei lavori se non indicati in fattura, autorizzazione del proprietario per gli inquilini, ricevuta Enea. 

Bonus mobili e bonus verde

Anche  nei casi dei bonus mobili e bonus verde è fondamentale conservare  la fattura e il pagamento con strumenti tracciabili  come bonifico, bancomat e carte di credito. Per il primo si può ottenere una detrazione al 50% per le spese fino a 10.000 euro per l'arredo di immobili sui quali sono stati effettuati lavori di ristrutturazione. In caso di acquisto di elettrodomestici va inviata la comunicazione all'Enea entro il 1° aprile. Per il bonus verde l'aliquota è al 36% su una spesa massima di 5.000 euro. L'agevolazione non spetta per le spese di manutenzione ordinaria (potatura) e per gli acquisti in proprio di piante. In entrambi i casi è necessario presentare le fatture, le copie dei pagamenti e la ricevuta Enea.

Bonus casa 2019: lavori e mobili, tutte le agevolazioni fiscali di quest'anno

Bonus affitto

Per i contribuenti con un reddito inferiore ai 31mila euro esiste un'agevolazione anche sull'affitto di un immobile, che varia in base al tipo di contratto, da un minimo di 150 ad un massimo di 991 euro per chi cambia residenza per motivi di lavoro. Ovviamente il bonus è valido soltanto per i contratti regolarmente registrati. Tra i documenti da presentare, oltre al contratto di locazione, servono le ricevuto dei pagamenti.

Bonus intermediazione immobiliare

Infine, per chi acquista la prima casa usufruendo di un'agenzia immobiliare, esiste una detrazione del 19% fino ad un massimo di spesa di 1.000 euro. Con più di un acquirente l'agevolazione spetta pro quota e il rogito e la fattura sono i due documenti da presentare.

Bonus per la famiglia

Oltre a quelle legate all'abitazione, esistono anche numerose agevolazioni per le famiglie, soprattutto legate alle spese per i figli come il nido, la palestra o le gite scolastiche. In generale si tratta di detrazioni al 19% riconosciuta all'intestatario della fattura, sia che abbia il figlio a carico al 100% che al 50%. 

Bonus nido

Si tratta di una detrazione con un tetto massimo di 632 euro per ogni figlio con un'età compresa i tre mesi e i tre anni per l'iscrizione alle strutture, pubbliche o private, qualificate come nido. Se nello stesso periodo si è già usufruito del bonus nido erogato dall'Inps non si può accedere anche a questa agevolazione. Per ottenere il bonus bisogna presentare la fattura, la ricevuta o quietanza di pagamento e un'autocertificazione per attestare che non si è usufruito dell'altro bonus erogato dall'Istituto di Previdenza.

Bonus spese scolastiche

L'agevolazione per le spese scolastiche ha un tetto massimo di 786 euro. La detrazione riguarda tutte le scuole pubbliche e quelle private pareggiate, dall'asilo alle superiori, compresi i Conservatori e gli Istituti musicali del vecchio ordinamento in quanto equiparati ai licei. Detraibili anche eventuali contributi volontari chiesti dagli istituti, ad esempio per laboratori o aule multimediali. In questo caso l'unica documentazione da presentare è quella riguardante le ricevute o le quietanze di pagamento. Le agevolazioni per la mensa, i servizi di pre e post scuola, le gite e i corsi extrascolastici hanno il medesimo tetto del bonus per le spese (786 euro) e oltre alle ricevute di pagamento sono necessari i dati dell'alunno.

Bonus sport

Per invogliare i giovani a praticare un'attività sportiva è in vigore un bonus per le spese di iscrizione annuali ad associazioni sportive, palestre, piscine e impianti sportivi per i ragazzi tra i 5 e i 18 anni. Il tetto massimo per la detrazione è di 210 euro l'anno per ogni iscritto. In questo caso, oltre alle ricevute, sono necessari i dati anagrafici del giovane e il codice fiscale di chi ha effettuato il pagamento.

Bonus trasporto pubblico

Dallo scorso anno è stata prevista la detrazione del 19% per l'abbonamento annuale ai servizi di trasporto pubblico. Previsto un tetto di 250 euro, comprese le spese per i familiari a carico. In questo ambito è possibile detrarre anche le spese per lo scuolabus. L'unico documento da presentare è la ricevuta di pagamento.

Bonus per sussidi didattici

Tra le novità del 2019 c'è questa detrazione al 19% per l'acquisto di sussidi destinati a favorire la comunicazione verbale e l'apprendimento delle lingue da parte degli studenti affetti da disturbi dell'apprendimento (DSA). In questo caso non è previsto un tetto massimo di spesa, ma tra i documenti richiesti c'è la prescrizione medica che attesti la necessità degli strumenti compensativi in rapporto al tipo di disturbo. Oltre a questo serve anche la fattura con il codice fiscale dello studente e la tipologia di prodotto.

Bonus università 

Se le agevolazioni nella pagina precedente erano legate alla famiglia e alle spese scolastiche, quelle esplicate in questa pagina sono per gli studenti universitari. Sono detraibili al 19% sia le spese per i corsi di laurea, specializzazioni e master, oltre a quelle per l'affitto degli studenti fuori sede o per il riscatto della laurea per i figli che ancora non hanno iniziato a lavorare. I documenti da presentare sono sempre gli attestati di pagamento. 

Detrazione per i test d'accesso

Oltre alle rette degli atenei, è possibile ottenere il bonus anche per i costi per la partecipazione a tutti i test di accesso compresi quelli anticipati sostenuti da studenti iscritti al quarto anno della scuola superiore. La detrazione è valida anche se il candidato non passa il test e non viene immatricolato. 

Bonus per iscrizioni ed esami

Vanno in detrazione tutte le spese relative all'iscrizione, la frequenza e gli esami, comprese le somme dovute per trasferimenti di ateneo, passaggi di corso, ricongiunzione di carriera, iscrizione all’appello di laurea, rilascio dell'attestato. Per quanto riguarda le università private, quelle telematiche e quelle estere è previsto un tetto massimo detraibile. L'ammontare è fissato annualmente da uno specifico decreto del Ministero dell'istruzione, con l'importo che cambia in base all'area tematica e alla regione in cui ha sede il corso. 

Bonus per l'affitto degli studenti fuori sede

Per gli studenti fuori sede è prevista una detrazione al 19% delle spese per l'affitto su un tetto massimo di 2.633 euro l’anno. Il bonus però spetta soltanto nel caso in cui l'ateneo abbia la sede a più di 100 km dal luogo di residenza dello studente e con una diversa provincia. La detrazione per l'affitto è riconosciuta anche nel caso di residenza presso enti per il diritto allo studio, convitti e collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative. In questo caso, oltre ai bonifici, bisogna presentare il contratto d'affitto registrato.

Riscatto della laurea 'light', ma non per tutti: quanto si può risparmiare

Riscatto della laurea

Concluso il percorso universitario, è prevista anche una detrazione al 19% per il riscatto della laurea dei giovani ancora non occupati, ossia per chi, al momento della domanda, non è stato mai scritto a forme di previdenza obbligatoria di previdenza, compresa la Gestione Separata Inps. L'agevolazione  è a vantaggio della famiglia dello studente e non esistono tetti massimi.

Bonus salute

L'ultimo capitolo sulle detrazioni fiscali riguarda quelle riconosciute dal Fisco per le spese destinate alla salute. Ecco nel dettaglio quali sono:

Bonus per polizze vita e polizze infortuni

Per le assicurazioni sulla vita è prevista una detrazione al 19% del premio pagato, purché sia coperto il rischio morte, infortuni o quello di invalidità permanente, comprese le polizze conducente se intestate al proprietario dell'auto. Il tetto massimo per le polizze vita è di 530 euro, che diventa 1.291,14 euro per quelle contro il rischio di non autosufficienza. Oltre alle polizze vanno presentate anche le certificazioni rilasciate dalle compagnie.

Bonus visite mediche

Fatta eccezione per l'assistenza fornita dal medico di base, tutte le prestazioni mediche danno diritto all'agevolazione, compresi i certificati e le perizie medico-legali, in quanto, appunto, prestazioni fornite da un medico. Si tratta sempre di una detrazione al 19% anche per le sedute di analisi fatturate da  psicologi abilitati, e le prestazioni rese da ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco. L'unico documento da presentare è la fattura del medico in questione.

Bonus farmaci

I dispositivi medici, le analisi e i farmaci sono detraibili, anche per quelli acquistati online, purché si tratti di rivenditori autorizzati dal Ministero della Salute. Invece, non vanno in detrazione gli integratori e i parafarmaci anche se prescritti dal medico. Per usufruire dell'agevolazione bisogna presentare gli scontrini dei pagamenti.

Bonus per le spese di ricovero

Detrazione del 19% per tutte le spese di ricovero a prescindere dall’eventuale intervento chirurgico. Esclusi gli extra e le prestazioni di tipo alberghiero. Per i soggetti disabili sono detraibili anche le spese per il trasporto in ambulanza. Per gli anziani in casa di cura le prestazioni di tipo sanitario debbono essere fatturate e a parte rispetto al costo della retta.

Bonus badanti

Le persone che assumono dei badanti possono usufruire di una detrazione al 19% per lo stipendio, ma soltanto nei casi di non autosufficienza certificata sul un massimo di 2.100 euro di spesa l'anno. Possono accedere all'agevolazione soltanto chi ha un reddito complessivo che non supera i 40mila euro lordi. Per il titolare del contratto è prevista la deduzione dei contributi pagati fino ad un massimo di 1.549,37 euro l'anno. I documenti da presentare sono: la ricevuta e di dati anagrafici per lo stipendio, il codice fiscale del soggetto pagante, i dati dell'assistito e la ricevuta dei versamenti. 


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