Economia

Cosa succederà in Italia dopo l’esplosione nell'impianto di gas in Austria

Una cosa è certa: il prezzo del gas salirà. Lo dice l'ad di Eni Descalzi. Il flusso di importazioni di gas dalla Russia è stato temporaneamente interrotto: dichiarato lo stato di emergenza ma la sicurezza del sistema italiano è garantita dagli stoccaggi

Operatori dei vigili del fuoco al lavoro nell'impianto austriaco di Baumgarten (Foto EPA/CHRISTIAN BRUNA)

Il flusso di importazioni di gas dalla Russia è stato temporaneamente interrotto a seguito di un incidente verificatosi al terminal di Baumgarten, scosso da una forte esplosione che ha provocato un morto e decine di feriti.

Il terminal di Baumgarten, situato nella zona di Marchfeld nella Bassa Austria, è uno dei principali hub europei, con un volume di circa 40 miliardi di metri cubi l'anno. Il gas naturale, proveniente da Russia e Norvegia, viene trasferito a Baumgarten e da lì, attraverso la rete di trasmissione e distribuzione gestita dall'operatore Gas Connect di 2.000 chilometri, il gas raggiunge Germania, Francia, Europa centrale e orientale, e attraverso la Trans-Austria gas pipeline (Tag), operativa dal 1974, Croazia, Italia e Slovenia.

La sicurezza del sistema italiano è garantita dagli stoccaggi messi a disposizione dalla rete italiana di distribuzione del gas Snam.

Una cosa è certa: il prezzo del gas salirà

L'amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi, pur assicurando che la situazione è sostanzialmente sotto controllo ha spiegato che il gas sta salendo di prezzo: "Quanto successo si inserisce in uno scenario che porta ad un aumento generalizzato dei prezzi - ha spiegato - Dipende da quanto durerà il problema".

In base al Regolamento europeo e al Piano di emergenza nazionale, il ministero dello Sviluppo economico ha comunque dichiarato lo stato di emergenza, come previsto in queste situazioni, essendo stata sospesa l'operatività del gasdotto. La fornitura di gas ai consumatori italiani è assicurata, in quanto la mancata importazione viene coperta da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo. 

Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha colto l'occasione per evidenziare l'importanza di un'alternativa come il Tap: "Abbiamo un problema serio di forniture, con una grande concentrazione dalla Russia - ha detto - Il Tap serve a questo, se avessimo il Tap non dovremmo dichiarare lo stato di emergenza".

I gasdotti esistenti e "la Tap" della discordia in una combo con il governatore della Puglia Michele Emiliano con il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in una immagine di archivio, Roma ANSA

Una mappa mostra gli stoccaggi messi a disposizione da Snam in Italia. ANSA/ SNAMRETEGAS. IT

Le immagini dei soccorsi a Baumgarten


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