Economia

Dal mercato tutelato a quello libero, per le bollette cambia tutto: cosa conviene davvero

Cambia la bolletta di luce e gas, ma cosa vuol dire mercato libero e servizio di maggior tutela per l'energia, quali sono le differenze e come funziona il passaggio? La guida con le ultime notizie da sapere

Il mercato tutelato dell'energia sta per finire, si passa al "libero", a meno di nuove, improbabili, proroghe. Dal 2024 termina il servizio definito "a prezzi tutelati", cioè stabiliti dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Le date di interesse sono due: 10 gennaio per il gas, 1 aprile 2024 per l'elettricità. Riguardo le bollette della luce si è aperto uno scontro politico, anche interno alla maggioranza. Da mesi il governo Meloni sostiene di voler prorogare il servizio di maggior tutela, ma nell'ultimo decreto Energia approvato la misura non c'era. La decisione ha scatenato le reazioni di opposizioni e di alleati, come Matteo Salvini, la Lega, il Partito Democratico e la Cgil, tutti insolitamente d'accordo sul tema. Fonti del Ministero dell'Ambiente hanno confermato a Today.it che il ministro Gilberto Pichetto Fratin continua a trattare con la Commissione Europea per chiedere la proroga del mercato tutelato dell'energia elettrica, ma il mercato libero fa parte del Pnrr. L'incertezza non aiuta i consumatori, spaesati dai cambiamenti che impatteranno sulle loro bollette: vediamo cosa cambia dal 2024 e cosa conviene davvero tra mercato libero e tutelato.

Dal servizio di maggior tutela al mercato libero: non è un trauma

La confusione sul tema è confermata da un sondaggio commissionato da Facile.it: oltre 13 milioni di italiani non sanno che il servizio di tutela finirà. Circa 1 milione ha il timore di rimanere senza fornitura e il 12 per cento ha dichiarato di aver paura che le tariffe aumenteranno. Chiariamo subito che il passaggio da mercato tutelato a libero non sarà traumatico, dall'oggi al domani, e soprattutto nessuno rimarrà al buio e al freddo. L'incertezza è stata favorita anche dalla mancanza di comunicazione istituzionale. La legge che istituisce il mercato libero prevede che Arera "garantisca la pubblicizzazione e la diffusione delle informazioni in merito alla piena apertura del mercato e alle condizioni di svolgimento dei servizi", ma oltre le informazioni in bolletta e sul sito Arera la comunicazione istituzionale è assente.

Bisogna chiarire che anche nel mercato libero Arera vigilerà sugli operatori che dovranno continuare a osservare le norme, come la trasparenza delle informazioni nelle bollette, il divieto di modifiche unilaterali del con un preavviso inferiore ai tre mesi o disattivazione delle utenze senza preavviso. Un altro punto è fondamentale: la scelta del fornitore dal mercato libero non è obbligatoria e per chi non lo fa esiste il "Servizio a Tutele Graduali", che garantisce la continuità della fornitura di energia elettrica. Come funziona: in pratica, chi non avrà ancora scelto un fornitore se ne vedrà uno assegnato in base alla regione di residenza.

Così, con il Servizio a tutele graduali è come se si prolungasse il servizio di maggior tutela: la durata per la luce è di 3 anni e il prezzo uguale per tutti, proprio come nel mercato tutelato, con fatturazione bimestrale, e le condizioni che corrispondono alle offerte chiamate "Placet". Il nuovo fornitore verrà stabilito tramite delle aste su base territoriale, ancora non effettuate. Dunque, in base alla residenza l'utente verrà assegnato a un venditore selezionato per ciascuna delle 26 aree in cui è stata divisa l'Italia. Gli operatori verranno definiti dopo un'asta e dovranno rispettare rigidi requisiti di solidità economico-finanziaria, gestionale e operativa. Ogni fornitore potrà vedersi assegnato al massimo il 30% delle aree. Secondo gli ultimi dati di Arera presentati come memoria alla Camera dei Deputati si trovano ancora nel mercato tutelato il 29 per cento del totale delle utenze domestiche: circa 8,7 milioni di clienti su un totale di 30 milioni saranno quindi interessati dal passaggio.

Bollette, chi resta nel mercato tutelato

Di questi, circa 4,5 milioni sono definiti "vulnerabili", e per loro la situazione cambia. Sono considerati "vulnerabili" i clienti che ricadono in queste categorie: 

  • Quelli con più di 75 anni;
  • Chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio è percettore del bonus energia per disagio economico);
  • Chi è un soggetto con disabilità;
  • Chi si trova in una struttura abitativa di emergenza dopo eventi calamitosi;
  • Chi un'utenza in un'isola minore non interconnessa.

Per questi consumatori la proroga del regime tutelato è certa, anche se non si sa ancora per quanto tempo, ma anche il cliente vulnerabile può in ogni momento scegliere un'offerta del mercato libero. Riguardo il gas, chi non sceglie un fornitore dal mercato libero continuerà a usufruire del servizio con condizioni che vengono definite dall'Arera "simili alle offerte Placet" a prezzo variabile. Comunque, in qualsiasi momento si può scegliere un contratto di fornitura, di gas o luce, dal mercato libero, senza costi aggiuntivi. 

Mercato tutelato e mercato libero, il confronto: cosa conviene di più

Diverse organizzazioni sindacali e associazioni di consumatori si stanno schierando contro il passaggio al mercato libero dell'energia, su cui, come detto, i partiti politici si stanno dividendo tra favorevoli e contrari. La liberalizzazione del mercato energetico è stato inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza come "milestone" (traguardo) da raggiungere entro il 2022 per ottenere i fondi della terza rata. 

In generale, il mercato libero è più "reattivo" di quello tutelato perché i prezzi vengono stabiliti da Arera ogni tre mesi. Di conseguenza, i cambiamenti di prezzo sono assorbiti nelle bollette con almeno due mesi di ritardo, e questo è ancora più evidente durante decise oscillazioni delle quotazioni come successo nell'ultimo periodo. Come si vede nel grafico sotto elaborato da Today.it sulla base dei dati Arera, nel 2022 tutte le tipologie di utenze indicate hanno avuto prezzi più bassi nel mercato libero rispetto a quello tutelato, anche con oltre il 37 per cento di risparmio. È successa la stessa cosa nel primo trimestre 2023, le tariffe della tutela sono state fissate in un momento in cui i prezzi erano elevati e quindi sono state più costose rispetto a quelle del mercato libero.

L'utenza tipo indicata dall'Arera corrisponde alla fascia centrale del grafico (1.800-2.500) che è all'incirca il consumo tipico di energia elettrica di due persone in un anno. "Il superamento delle tutele di prezzo consentirà ai clienti finali di beneficiare di una offerta più conveniente, quella del servizio a tutele graduali, e soggetta sempre a regolazione da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - ha detto a Today.it Simona Benedettini, consulente indipendente sulle politiche energetiche -. Pertanto il passaggio al mercato libero avverrà a condizioni più vantaggiose e vigilate per i clienti finali". 

In precedenza, nel 2019 e nel 2020, prima della pesante diminuzione dei consumi dovuta al Covid e delle impennate di prezzo registrate nel 2022, il prezzo medio del servizio di maggior tutela, escluse le tasse, risultava inferiore rispettivamente del 13% e del 24% circa rispetto al prezzo praticato sul mercato libero. L'andamento è però cambiato nel 2021, fino a capovolgersi del tutto nel 2022.

Per i primi sei mesi del 2023 non sono ancora disponibili i dati dei prezzi medi ma solo i dati di fatturato che secondo Arera confermano che "il vantaggio di prezzo del mercato libero rispetto al tutelato, che si è prodotto a partire dal primo semestre 2022". Tuttavia, la stessa Arera sostiene che "la progressiva rinegoziazione dei contratti a prezzo fisso [...] determineranno verosimilmente, durante il secondo semestre 2023, un'inversione di tale differenziale tra mercato libero e tutelato che potrebbe tornare positivo, con costi più elevati per il consumatore", anche se i dati a disposizione non sono chiari. Riguardo il gas i prezzi sono pressoché allineati.

Come scegliere il miglior fornitore tra le offerte del mercato libero

Ma quindi, come orientarsi tra le diverse offerte in vista del passaggio al mercato libero? Arera mette a disposizione un Portale offerte luce e gas dove è possibile confrontare tutte le tariffe attualmente disponibili sul mercato in base ai bisogni di ognuno, come il consumo annuo, presenza di sconti, tipo di contatore e offerta di tipo fissa o variabile, per luce e gas. Il prezzo indicato è quello della componente energia che possiamo trovare nella nostra bolletta, come si vede nell'esempio dell'immagine sottostante, che indica il costo a chilowattora (kWh) o a metri cubi (mc). 

Per iniziare, il Portale offerte richiede di inserire alcune informazioni che permettono poi di fare la comparazione, come la tipologia di offerta - se fissa o variabile - fasce orarie di consumo o tariffe monorarie, offerte che comprendano solo l'uso di energie rinnovabili. Più dettagli si inseriscono, più precisa sarà la ricerca e quindi migliore la comparazione tra i gestori. Ecco perché è fondamentale avere a portata di mano la propria bolletta della luce o del gas mentre si accede al portale, così da inserire le informazioni che rispecchiano il più possibile le caratteristiche dell'utenza. Per chiarimenti o problemi Area mette a disposizione anche uno "Sportello per il consumatore" sul proprio sito o il numero verde 800166654.

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