Pensioni e cumulo gratuito, l'Inps: "Via al pagamento, poi risolviamo i problemi burocratici"
Il presidente dell'Inps Boeri interviene per uscire dall'impasse e permettere ai pensionati che hanno usufruito del cumulo gratuito dei contributi di ricevere il loro assegno, rimandando a dopo le questioni burocratiche al centro del braccio di ferro con le Casse previdenziali. Ora bisogna aspettare la firma della nuova convenzione
Pensioni e cumulo gratuito dei contributi, questione risolta? Come scrive Repubblica, il presidente dell'Inps Tito Boeti si è preso "la responsabilità di avviare il processo di pagamento" delle pensioni per quei professionisti che avevano fatto domanda per il cumulo gratuito, previsto dalla Legge di Bilancio del 2016, e che da mesi non vedono un euro. Colpa dello stallo creato dalle frizioni tra Inps e le varie casse di previdenza, in disaccordo sui costi delle varie pratiche.
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Pensioni e cumulo gratuito, lo scontro tra Inps e Casse
Al centro della questione c'è infatti il pagamento di 65 euro per istituire ogni pratica. Una spesa che ha incontrato il netto no delle varie Casse, contro l'insistenza di Boeri per dividerle a metà con l'Ente nazionale. Intanto però, da quindici mesi i pensionati aspettano i loro soldi.
Pensioni, cumulo gratuito in stallo: casse previdenziali e Inps litigano per 65 euro
Ora la proposta di Boeri: pagare intanto le pensioni e mettere "in letargo" quei famosi 65 euro, in attesa che una commissione di esperti stabilisca a chi spetti pagare questa somma.
Pensioni e cumulo gratuito, la proposta di Boeri per avviare i pagamenti
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La modifica proposta dall'Inps permette così di pagare da subito le pensioni a quanti le aspettavano (e ne hanno diritto) e di rimandare a dopo la risoluzione delle controversie burocratiche. Sta alle Casse ora accetare e firmare la nuova convenzione. "Noi, nel momento in cui sottoscrivono la convenzione, siamo pronti a erogare anche domani", ha garantito Boeri parlando a margine del settimo Forum delle politiche sociali. L'Adapp, l'associazione che riunisce le varie Casse, si rifà però a una risposta che l'Inps ha ricevuto dal ministero del Lavoro, "che non avallava la richiesta dei 65 euro". In realtà, spiega Repubblica, il ministero del Lavoro ha sempre sostenuto che la questione vada risolta tra le varie Casse e l'Inps.