Economia

Poste, via libera alla privatizzazione

Inizia la privatizzazione di Poste Italiane, che verrà realizzata attraverso un'offerta di azioni della società corrispondenti a poco meno del 40% del capitale sociale

Tutto comincia lunedì 12 ottobre: Poste italiane viene privatizzato. Andrà sul mercato il 34,7% del capitale, che potrà salire fino al 38,2%. "E' un'operazione fondamentale del programma di privatizzazioni del governo, che ha l'obiettivo di rafforzare la società", commenta il ministero dell'Economia e delle Finanze. Quasi 15 milioni di azioni sono riservate ai dipendenti del gruppo.

Con l'arrivo in borsa, il Tesoro cederà azioni per un valore tra un minimo di 2,7 miliardi e un massimo di 3,7. La forchetta è tra 6 e 7,5 euro per azione, l'offerta di 453 milioni di azioni ordinarie che può salire a 498,3 se il Tesoro eserciterà interamente l'opzione greenshoe. L'operazione è "fondamentale per il programma di privatizzazioni del governo, che ha l'obiettivo di rafforzare la Società, rendere più efficienti i servizi resi ai cittadini, potenziare il mercato dei capitali e reperire risorse finanziarie da destinare alla riduzione del debito". Così il Mef. Si tratta di "un ulteriore segnale ai mercati di un significativo cambiamento in atto". 


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