Economia

Sul reddito di cittadinanza Di Maio ha finito per smentire se stesso

Le tessere per il reddito di cittadinanza sono state stampate? Se non è un bluff allora è stata fatta una gara pubblica o un affidamento? Ma se la legge non c'è neppure perché sono state già stampate? Il vicolo cieco del Movimento 5 stelle

Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico

Le tessere per il reddito di cittadinanza verranno stampate da Poste italiane. È il vicepremier Luigi Di Maio ad uscire dall'imbarazzo creato dopo l'annuncio degli scorsi giorni e lo fa prendendo parola da Bruxelles.

Visto che sul reddito c'è questo giallo delle tessere di cui si parla in Italia, ci tengo a dire che io già da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per avviare tutto il progetto del reddito di cittadinanza, che include anche la stampa delle tessere. Quindi, non c'è nessun giallo sulle cosiddette carte di credito per la spesa del reddito".

Il ministro del lavoro però così smentisce se stesso: in una intervista a Piazza Pulita su La7 Di Maio aveva infatti fatto intendere che le tessere fossero già state stampate. "Abbiamo già dato mandato di stampare le prime 5 o 6 milioni di tessere elettroniche"

Lo stesso era stato ribadito dal sottosegretario all’Economia, Laura Castelli, non senza imbarazzo nella puntata di Otto e Mezzo sempre su La7. Il video ovviamente sta girando molto in rete. Al di là dell’evidente imbarazzo della Castelli, non è passata inosservata la reazione del direttore del Giornale Alessandro Sallusti che si mette la mano davanti agli occhi in segno di incredulità. 

Se l'accelerazione sul reddito di cittadinanza era probabilmente più una mossa per recuperare punti nei sondaggi, il Partito Democratico non perde l'opportunità per andare all’attacco accusando il Movimento 5 stelle di aver raccontato una bufala o, ancor peggio, di aver dato il via alla stampa delle tessere per il reddito di cittadinanza nonostante la mancanza di una legge e quindi di una qualsiasi esistenza del reddito. Le senatrici dem Caterina Bini e Simona Malpezzi spiegano che in presenza di un eventuale danno erariale sono pronti a denunciare Di Maio e Laura Castelli.

Intanto i parlamentari Pd Luciano Nobili e Alessia Morani dopo aver presentato una richiesta di accesso agli atti e depositato una interrogazione (rimasta senza risposta), si sono recati al ministero del Lavoro per chiedere i documenti.

Continua a leggere: l'imbarazzo di Laura Castelli su La7

Reddito di cittadinanza, il bluff dei 5 stelle

Se a La7 qualche giorno fa Luigi Di Maio aveva infatti fatto intendere che le tessere per il reddito di cittadinanza fossero già state stampate, lo stesso era stato ribadito dal sottosegretario all’Economia, Laura Castelli, non senza imbarazzo nella puntata di Otto e Mezzo sempre su La7. 

Lilli Gruber: "Quante sono le tessere in stampa: 5 o 6 milioni?

Laura Castelli: "La platea dovrebbe essere di cinque milioni e mezzo di persone, all’incirca"

Laura Castelli: "Quando pubblicheremo il progetto completo e avrete il testo si vedrà chi e tutti i dettagli".

Lilli Gruber: "Forse il poligrafico dello Stato! Sarebbe la cosa più ovvia

Laura Castelli: "Forse... Ve lo diremo presto quando vi racconteremo nel dettaglio come si realizza".

Lilli Gruber: "Ma solo per capirci lei lo sa chi le sta stampando?"

Laura Castelli: "Io e Luigi di Maio abbiamo lavorato insieme a come si costruisce insieme il reddito di cittadinanza".

Il video ovviamente sta girando molto in rete. Al di là dell’evidente imbarazzo della Castelli, non è passata inosservata la reazione del direttore del Giornale Alessandro Sallusti che si mette la mano davanti agli occhi in segno di incredulità.

Insomma quella che sembrava un accelerazione importante sul reddito di cittadinanza era probabilmente più una mossa per recuperare punti nei sondaggi

È bene chiarirlo: il redditto di cittadinanza ad oggi non è neppure stato messo nero su bianco: il decreto che secondo le intenzioni del governo ne dovrà definire le norme arriverà solo dopo il via libera alla legge di bilancio che stanzierà i fondi necessari.

Poi sarà l'inps a dover fornir i dati dei beneficiari, mentre saranno Poste Italiane e le banche a studiare come effettivamente studiare l'utilizzo delle tessere per il sussidio. 

Continua a leggere: dagli annunci alla denuncia di "danno erariale"

Reddito di cittadinanza, dagli annunci alla denuncia

Se l'accelerazione sul reddito di cittadinanza era probabilmente più una mossa per recuperare punti nei sondaggi, il Partito Democratico non perde l'opportunità per andare all’attacco accusando il Movimento 5 stelle di aver raccontato una bufala o, ancor peggio, di aver dato il via alla stampa delle tessere per il reddito di cittadinanza nonostante la mancanza di una legge e quindi di una qualsiasi esistenza del reddito.

Le senatrici dem Caterina Bini e Simona Malpezzi spiegano che in presenza di un eventuale danno erariale sono pronti a denunciare Di Maio e Laura Castelli.

"Il reddito di cittadinanza non è una legge. Chi ha dato ordine di stampa? È stata fatta una gara pubblica o un affidamento alla Sogei? Prima di andare a denunciare Di Maio e la Castelli, attendiamo la risposta di Conte”.

I parlamentari Pd Luciano Nobili e Alessia Morani dopo aver presentato una richiesta di accesso agli atti e depositato una interrogazione (rimasta senza risposta), si sono recati al ministero del Lavoro per chiedere i documenti.


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