Economia

Reddito di cittadinanza, formazione obbligatoria e "controlli continui": cosa succede

Secondo il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone 198mila percettori sono stati già "instradati" verso l'inserimento lavorativo o di riqualificazione delle competenze

Reddito di cittadinanza, foto dal sito del governo

"Il punto vero è cosa sarà dato al posto del Reddito di cittadinanza: politiche attive e di accompagnamento al lavoro più rispondenti alle esigenze del mercato. L'obbligo di formazione per i percettori di Reddito di cittadinanza era già previsto dalla legge, ma si era incagliato nella mancanza di infrastrutture e nel ritardo nel potenziamento dei centri per l'impiego. Noi abbiamo avviato una revisione della modalità di presa in carico e avviamento alla formazione. Ora i controlli sono continui e costanti. Il risultato è che nel mese di gennaio sono state respinte 46.250 domande, revocate 7.986 prestazioni, poste in decadenza 14.769 pratiche". Lo spiega il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone in una intervista a Libero.

"Il programma 'Garanzia occupazione lavoro' - spiega - ha già preso in carico attraverso i Centri per l'impiego 198mila percettori del Reddito e li ha instradati verso percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze. Si tratta di circa due terzi del totale dei percettori convocati e che hanno aderito al programma. Sono oltre 47mila invece, i fruitori del reddito per cui è stata individuata e concordata un'attività formativa da svolgere. Questi numeri - sottolinea il ministro - cresceranno rapidamente: oltre 161mila beneficiari, cioè l'81%, potranno iniziare l'attività formativa perché sono stati aggiudicati o sono in via di aggiudicazione gli avvisi per l'attività di formazione che le Regioni hanno pubblicato avvalendosi delle risorse di 'Garanzia occupazione lavoro'".


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