Economia

Superbonus: il conto sale a 75 miliardi

Gli ultimi dati sull'incentivo: la spesa media per la ristrutturazione di un condominio è di quasi 600mila euro

Foto di repertorio

Il picco dei lavori dovrebbe essere alle spalle, ma la spesa per il superbonus continua inesorabilmente a salire. Secondo l'ultimo aggiornamento dell'Enea (l'ente pubblico che opera nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie) al 28 febbraio si contano 384.958 interventi di ristrutturazione per una spesa di oltre 68,5 miliardi che con i crediti e le detrazioni arriva però a circa 75,3 miliardi di euro. Il conto degli interventi effettuati nei condomini (al netto delle detrazioni) ammonta a circa 32,8 miliardi per un costo medio per intervento che per questa tipologia di edifici è pari 598mila euro. Costano un po' meno invece le ristrutturazioni degli edifici unifamiliari (in media 114mila euro) e delle unità funzionalmente indipendenti (96mila). 

L'analisi dell'ufficio parlamentare di bilancio

Come ha fatto notare l'ufficio parlamentare di bilancio (Upb), l'organismo indipendente che svolge funzioni di controllo sui conti pubblici, l’onere per la finanza pubblica "ha superato sensibilmente le aspettative iniziali, che erano basate su una previsione ufficiale di spesa di 35 miliardi per l’intero periodo di validità della misura. Sommato agli altri bonus edilizi - bonus facciate, ristrutturazioni, ecc. - il costo delle agevolazioni è destinato a superare anche l’importo - già rivisto al rialzo - di 110 miliardi (...)".

L'analisi dell'Upb ha evidenziato inoltre che nel biennio scorso il contributo dei bonus "alla crescita del PIL degli investimenti in costruzioni residenziali è stato di due punti percentuali; usando il modello macroeconometrico", si legge,  è "possibile ricostruire che metà del contributo sarebbe direttamente ascrivibile all’incentivo fiscale".

Ciò significa, ha commentato il deputato di Azione-Italia Viva Luigi Marattin, che "ha prodotto una crescita del Pil aggiuntiva", ovvero che "non si sarebbe verificata altrimenti)" dell'1% e dunque pari circa a 19 miliardi, pesando però sul deficit per 67,5 miliardi. In sostanza, dice Marattin, "ogni euro di denaro pubblico speso sul Superbonus ha prodotto 0,28-0,38 centesimi di nuovo Pil". Secondo alcuni studi spesso citati dai 5 Stelle al contrario il 70% di quanto speso tornerebbe indietro allo Stato grazie alle maggiori entrate dovute agli effetti espansivi dell'incentivo (Iva, Ires, Irpef e contributi Inps).


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