Economia

Dopo i sacchetti in arrivo una tassa sulla plastica? E stavolta la vuole Bruxelles

Il Commissario Ue al Bilancio proporrà "una legislazione fiscale più incisiva" per proteggere l'ambiente dai rifiuti in plastica. Chi pagherà? L'articolo di EuropaToday

ANSA/ UFFICIO STAMPA WWF

Ve lo avevamo detto: sui sacchetti di plastica ultraleggeri a pagamento nei supermercati italiani l'Europa non ci ha chiesto un bel nulla. Si tratta di una legge promossa in piena autonomia dal nostro governo. Ma un'altra tassa - sugli imballaggi di plastica - stavolta sì voluta da Bruxelles, potrebbe essere dietro l'angolo.

Spiega tutto Alberto D'Argenzio su EuropaToday:

Una "tassa sulla plastica" per difendere "mari, animali, pesci, mammiferi e paesaggi" dall'inquinamento. Il Commissario europeo al Bilancio, il tedesco Günther Oettinger, ha promesso per la settimana prossima il lancio di una proposta volta a "creare stimoli alla riduzione di quantità di plastica attraverso una legislazione fiscale più incisiva".

Oettinger ha motivato così l'iniziativa: "Gran parte dei rifiuti di imballaggio della plastica vanno a finire nei mercati al di fuori dell'Europa, in Cina. La plastica vecchia, i sacchetti di plastica, il materiale di imballaggio vanno in Cina e diventano giocattoli per i nostri bambini. Ma dal primo gennaio la Cina non prende più rifiuti plastici". E la marcia indietro di Pechino si ripercuoterà inevitabilmente sul nostro ambiente. "Noi produciamo e utilizziamo troppa plastica", ha insistito il Commissario, "nonostante il riciclaggio questa plastica finisce nei rifiuti, nell'interesse dei mari, degli animali, dei pesci e dei mammiferi, nell'interesse dei nostri paesaggi dobbiamo ridurre la quantità di plastica utilizzata. Ecco perché ci sarà una tassa sulla plastica".

La tassa colpirà i produttori o i consumatori? 

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