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AirBnb con gli afgani in fuga dai talebani, per loro messi a disposizione 20mila appartamenti

Il gesto di solidarietà annunciato in risposta a quella che l'azienda definisce la "più grande crisi umanitaria dei nostri tempi"

Un volo Usa porta rifugiati afgani fuori dal Paese - foto Ansa EPA/MSgt. Donald R. Allen

Nella gara di solidarietà verso gli afgani in fuga dai talebani anche AirBnb ha deciso di fare la sua parte. L'azienda metterà a disposizione dei rifugiati 20mila appartamenti in diverse nazioni. Il gesto è stato annunciato dal Ceo della piattaforma online di affitti e case vacanza, Brian Chesky, in risposta alla "più grande crisi umanitaria dei nostri tempi".

"Non c'è tempo da perdere", ha affermato, spiegando che "decine di migliaia di afghani si devono risistemare in tutto il mondo e il luogo dove lo faranno sarà il primo capitolo della loro nuova vita. Per questi 20mila rifugiati la mia speranza è che la comunità di Airbnb offra loro non solo un posto sicuro dove riposare e ricominciare, ma anche un caldo benvenuto a casa". L'azienda sta anche lavorando con alcune Ong "sul terreno" per aiutare le persone scappate dai talebani nei loro bisogni più elementari. Chesky, che ha auspicato che anche altre imprese seguano il suo esempio e ha precisato poi che l'azienda stessa pagherà per questi 20.000 soggiorni, attraverso contributi della società e dello stesso manager e le donazioni andate al Fondo per i rifugiati di Airbnb (Airbnb.org Refugee Fund). "Ma non avremmo potuto fare questo senza la generosità dei nostri soci" padroni delle case, ha aggiunto.

L'azienda anche in passato ha incoraggiato i suoi associati ad aprire i loro alloggi a "persone in crisi". Il tutto cominciò con l'uragano Sandy del 2012, che fece almeno mille sfollati nella città di New York. Da allora, ricorda la Bbc, Airbnb ha aiutato 75mila persone in difficoltà. E dalla spontaneità nel 2017 si è passati alla creazione della piattaforma Open Homes, che permette ai soci di offrire gratis le loro case a persone in fuga da disastri e guerre: un'iniziativa che ha già dato buoni frutti alle persone colpite dall'ultimo terremoto a Città del Messico, dagli incendi in California e in Australia, dai tornado negli Stati Uniti e dalle alluvioni in Europa e altrove. La scorsa settimana Airbnb ha già dato alloggio a mille afghani appena arrivati negli Stati Uniti, fornendo supporto e aiuto logistico a ong come l'International rescue Committee (Irc), la Hebrew Immigrant Aid Society (Hias) e il Church World Service (Cws).


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