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Il (pericoloso) trucco per viaggiare liberamene: falsi certificati di test negativo

L'Europol lancia l'allarme. Le organizzazioni criminali stanno sfruttando anche le nuove regole sugli spostamenti per fare affari con un commercio di documenti contraffatti

Foto Ansa EPA/MIGUEL A. LOPES

Test negativi falsificati per poter viaggiare liberamente. È questa l'ultima trovata delle organizzazioni criminali in Europa che stanno cercando di fare affari approfittando della pandemia. Viaggiare oggi è diventato un'impresa ardua a causa delle restrizioni dovute al coronavirus e un requisito fondamentale ormai praticamente in tutte le nazioni, è quello di avere un documento che certifichi di non aver contratto il Covid-19. Ma molti di questi documenti che vengono mostrati alla polizia in aeroporto o in stazione potrebbero essere falsi. A lanciare l'allarme è stata l'Europol che ha messo in guarda su quella che viene considerata l'ultima frontiera delle truffe, nell'era del coronavirus.

"Fino a quando rimarranno in vigore le restrizioni ai viaggi a causa della situazione del Covid-19 è molto probabile che prolifererà la produzione e la vendita di falsi certificati dei test", è il monito lanciato dall'agenzia europea di cooperazione e coordinamento delle forze di polizia. ''Vista la diffusione di mezzi tecnologici, sotto forma di stampanti di alta qualità e di vari software, i truffatori sono in grado di produrre documenti falsi o contraffatti di alta qualità", afferma Europol che invita gli Stati membri della Ue ad essere "vigili". Anche il partner globale dell'agenzia, l'Interpol, ha lanciato un allarme contro le organizzazioni internazionali che vendono falsi certificati di negatività al coronavirus, o si impossessano di certificati autentici, per poi rivenderli. Così come ci sono organizzazioni internazionali che inondano i mercati di mascherine, disinfettanti per le mani e e altri dispositivi medici contraffatti.

L'ultimo episodio è stato segnalato all'aeroporto di Luton, nel Regno Unito, dove un uomo è stato arrestato mentre cercava di vendere falsi certificati di test negativi al Covid-19. Nel Regno Unito, secondo le notizie di intelligence raccolte, i truffatori avrebbero addirittura utilizzato il nome di un vero laboratorio su documenti falsi. Una vendita di falsi certificati su test negativi al Covid è stata sventata anche all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, per un importo totale stimato fra 150 e 300 euro. Mentre a dicembre del 2020 una persona è stata arrestata dalla polizia nazionale spagnola per avere venduto sul web analoghi documenti per 40 euro. Nei Paesi Bassi, invece, sono stati scoperti truffatori che vendevano false dichiarazioni per 50-60 euro, tramite app di messaggistica. A questo proposito, Europol ha ricevuto informazioni aggiuntive sul presunto utilizzo di un'applicazione mobile da parte del Gruppo per la criminalità organizzata "Rathkeale Rovers", che consente ai membri di questa organizzazione criminale di falsificare manualmente i risultati del test.


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