Attualità

Nuove restrizioni in vista in Germania per arginare la quinta ondata

Berlino dovrebbe comunicare in giornata le nuove misure per il Capodanno

Tira aria di nuove restrizioni in Germania, e stavolta non solo per i non vaccinati. Il Paese sta affrontando una recrudescenza dell’epidemia, di fronte alla quale il governo sta correndo ai ripari prima che la situazione sfugga di controllo.

Massimo 10 persone per i raduni privati (anche all’esterno), club e discoteche chiusi: queste alcune delle misure, riportate dal Deutsche Welle, che dovrebbero uscire dall’incontro di oggi tra il neo-cancelliere Olaf Scholz e i presidenti dei lander federali.

Capienza ridotta tra il 30% e il 50% per gli eventi sportivi, sia al chiuso che all’aperto, mentre i grandi eventi dovranno rinunciare agli spettatori o venire cancellati. Se approvate, le norme entreranno in vigore a partire dal prossimo 28 dicembre: non in tempo per Natale, dunque, ma appena prima di capodanno. Secondo la bozza ottenuta dal quotidiano, aziende e organizzazioni colpite dalle restrizioni avranno accesso ad aiuti finanziari.

Le restrizioni si applicheranno, pare, a tutti i cittadini, a prescindere dal fatto che siano vaccinati o meno (o guariti dal Covid-19), anche se potrebbero esserci regole più stringenti per chi non si è ancora immunizzato. La cosiddetta “regola 2G” (che, come per il “super green pass” italiano, consente l’accesso ai luoghi pubblici solo a chi è vaccinato o guarito) rimarrà comunque in piedi.

Berlino ha deciso per la linea del rigore, ora che i casi stanno risalendo come nel resto d’Europa. Il nuovo ministro alla Salute, Karl Lauterbach, ha parlato di una “quinta ondata massiccia” di contagi, con i ricoveri in terapia intensiva in aumento. Nel Paese si è iniziato a parlare di vaccinazione obbligatoria dal prossimo anno, forse a febbraio, per dare energia alla campagna d’immunizzazione nazionale (per ora sono vaccinati appena 7 tedeschi su 10).

Ma il dibattito politico è tutt’altro che unanime: nello stesso partito socialdemocratico (Spd) del cancelliere Scholz, ad esempio, si confrontano posizioni opposte circa la proposta di un “registro vaccinale” per i cittadini. Mentre Bärbel Bas, presidente del Parlamento, si è detto favorevole, il segretario dell’Spd Kevin Kühnert è preoccupato per il “pericolo fondamentale che una mossa del genere possa aprire la porta a ulteriori accessi ai dati” dei cittadini.


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