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L'Italia spinge per l'ingresso della Bosnia nell'Unione europea

Il Paese balcanico, a maggioranza musulmana, dovrebbe ottenere lo status di candidato all'accesso questa settimana

Foto d'archivio

L'Italia spinge per l'ingresso della Bosnia Erzegovina nell'Unione europea. Il Paese balcanico dovrebbe ottenere nei prossimi giorni lo status di candidato all'accesso nell'Ue, come proposto dalla Commissione europea. Secondo Euractiv, gli Stati membri, a cui spetta l'ultima parola, dovrebbero dare il via libera alla candidatura questa settimana. Un passo che è stato possibile alla spinta di un gruppo di Paesi pro-Sarajevo guidato dal governo di Giorgia Meloni e che comprende anche Austria, Repubblica ceca, Ungheria e Slovenia.

"Nei Balcani occidentali c'è bisogno di più Europa e la stabilità della regione è importante anche per il controllo della migrazione illegale. C'è un accordo per andare in Bosnia Erzegovina per trasmettere un messaggio forte: l'Europa è impegnata nei Balcani occidentali e l'Italia è favorevole per la candidatura della Bosnia Erzegovina quale membro dell'Unione Europea", aveva detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani la scorsa settimana durante una visita a Vienna con il suo omologo austriaco Alexander Schallenberg.

La Bosnia è un Paese fortemente diviso al suo interno tra tre comunità: quella musulmana, che rappresenta la maggioranza, quella serba (cristiano ortodossa) e quella croata (di fede cattolica). Le divisioni etniche sono uno dei problemi centrali per la stabilità non solo della Bosnia, ma anche dell'intera regione dei Balcani occidentali. Per questo, nel documento che il Consiglio degli Stati membri dovrebbe approvare in settimana, si indica chiaramente che "l'urgenza per il Paese di andare avanti nel suo percorso verso l'Ue" è legata all'"attuale contesto geopolitico".

La Bosnia Erzegovina è un potenziale candidato all'adesione all'Ue dal 2003 e ha presentato una domanda formale di ingresso nel febbraio 2016. Da allora, Sarajevo si è impegnata in un percorso di riforme tra luci e ombre. Nonostante questo, anche in seguito ai recenti sviluppi nella politica interna, Bruxelles ha raccomandato una 'promozione' del Paese a candidato Ue, elencando otto priorità di riforma per rafforzare la democrazia: tra queste, misure per rafforzare lo stato di diritto, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, la gestione della migrazione e i diritti fondamentali. 


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