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Chiusa maxi piattaforma online per pedofili: aveva 400mila iscritti

Le indagini internazionali coordinate dalla procura di Francoforte hanno portato all'arresto di 4 persone, tutte di nazionalità tedesca

La home page che dava accesso alla piattaforma Boystown / ZIT

La magistratura tedesca ha chiuso "Boystown", piattaforma del Darknet per lo scambio di materiale pedopornografico con oltre 400 mila membri su scala globale. Gli operatori sono stati arrestati "a metà aprile". Lo hanno comunicato l'Ufficio centrale per la lotta alla criminalità su Internet (Zit) presso la Procura di Francoforte sul Meno e l'Europol.

Le indagini sono ancora in corso. I principali sospettati sono quattro uomini di cittadinanza tedesca: si tratta di un 40enne di Paderborn, un 49enne di Monaco di Baviera e un 54enne residente in Paraguay, amministratori e operatori di "Boystown". Un 64enne di Amburgo è accusato di essere stato tra i membri più attivi del sito, dove avrebbe condiviso 3.500 immagini.

Secondo le autorità tedesche, la piattaforma era utilizzata per lo scambio globale di materiale illegale da parte dei membri, in particolare immagini di abusi sessuali su bambini e adolescenti. I tre amministratori della piattaforma avrebbero fornito agli utenti istruzioni di sicurezza per la navigazione anonima e per ridurre al minimo il rischio di venire scoperti.

I tre sospettati che vivono in Germania sono in carcere dal 14 e 15 aprile, mentre il tedesco in Paraguay verrà estradato nel proprio Paese. "Boystown" sarebbe stata attiva almeno dal 2019, e avrebbe utilizzato dei server in Moldova. Su iniziativa tedesca, è stata istituita una task force internazionale coordinata dall'Europol, con il coinvolgimento delle forze dell'ordine di Svezia, Olanda, Stati Uniti, Canada e Australia. 


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