Unione europea

Il Parlamento Ue proroga il Green pass fino al 2023. Lega: "Decisione assurda"

Strasburgo ha approvato l’estensione della validità del certificato digitale. L'esponente del Carroccio Tardino: "Una limitazione dei diritti fondamentali”

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen

Il Parlamento europeo ha prorogato la validità del Green pass per i viaggi all'interno dell'Unione europea per un altro anno, fino a giugno 2023.L'ok è arrivato a larga maggioranza, ma non sono mancate le polemiche: Lega e Fratelli d'Italia, come i loro gruppi politici, hanno votato contro la proroga. E anche tra gli altri gruppi si segnalano diversi distinguo, come l'eurodeputata dei Greens, Rosa D'Amato, che si è opposta alla decisione di Strasburgo in rotta con il resto della formazione ecologista.

Per la leghista Annalisa Tardino si tratta di una misura “assurda e senza senso” in un momento in cui “siamo tornati per fortuna a una situazione di normalità, senza mascherine o certificati da esibire. Chiedere di prorogare questo strumento fino al giugno 2023, oggi, rappresenta una limitazione di alcuni diritti fondamentali”.

Oltre a prorogare la validità del certificato fino al 30 giugno 2023, le modifiche approvate consentiranno ai Paesi Ue di rilasciare certificati relativi anche a nuovi tipi di test antigenici. I deputati chiedono agli Stati membri di astenersi da ulteriori restrizioni alla libertà di movimento per i titolari del certificato, a meno che non sia strettamente necessario. Qualora le restrizioni risultassero necessarie, queste dovrebbero essere limitate e proporzionate in base agli ultimi consigli scientifici del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e del comitato per la sicurezza sanitaria Ue.

Inoltre, i deputati vogliono che il periodo di applicazione del certificato sia il più breve possibile e chiedono alla Commissione di valutare, dopo sei mesi dalla proroga, l’utilità e la conformità del certificato e la sua revoca non appena la situazione epidemiologica lo permetterà. La decisione dovrà ora passare al vaglio del Consiglio. I negoziati con i 27 inizieranno immediatamente, in modo che le regole entrino in vigore prima della scadenza dell’attuale regime il 30 giugno.


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