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Svolta nel caso Cucchi, Alessandro Borghi: "La giustizia è lenta ma arriva per tutti"

L'attore romano è stato il protagonista di 'Sulla mia pelle', film incentrato sugli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, dalla sera dell’arresto alla morte

Cucchi, Alessandro Borghi: "La giustizia arriva per tutti"

Poche parole, ma eloquenti: "La giustizia è lenta ma arriva per tutti" scrive Alessandro Borghi su Twitter, dopo la svolta nel caso Cucchi. Francesco Tedesco, uno dei cinque militari imputati avrebbe confessato quanto accaduto durante e dopo le fasi dell'arresto di Cucchi, indicando come autori del pestaggio i colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, accusati con Tedesco di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità.

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Borghi, che sul proprio profilo social ha retwittato anche il post di Ilaria Cucchi, è stato il protagonista di 'Sulla mia pelle', film diretto da Alessio Cremonini che ha inaugurato la sezione Orizzonti a Venezia 75. La pellicola è incentrata sugli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, dalla sera dell’arresto alla morte avvenuta nel reparto di medicina protetta dell’ospedale Pertini di Roma.

Quella di Borghi è stata una delle interpretazioni più dolorose della sua carriera e l'attore ha perso diciotto chili persi per la parte: "La cosa che spaventa è che tutti quelli che sono venuti a contatto con questo avvenimento non hanno fatto nulla - aveva spiegato l'attore a Venezia -. Col passare del tempo si sta istituendo questa abitudine del giudizio immediato, ovvero 'sei drogato quindi mi fai schifo'. È ovvio che tutto questo può riaccadere e credo che si possa considerare omicidio di Stato nel momento in cui nessuno si è voluto prendere la responsabilità di dire che quel ragazzo nel giro di qualche giorno sarebbe morto. Pur sapendo quello che gli era successo".


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