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Era Ora, il film Netflix con Edoardo Leo è di una leggerezza deliziosa

Barbara Ronchi ed Edoardo Leo in "Era Ora"

Giovedì 16 marzo su Netflix è uscito Era Ora, film con Edoardo Leo tratto da (o remake di) Long Story Short - Come se non ci fosse un domani, commedia romantica australiana dell'anno scorso (al momento in Italia è disponibile solo per il noleggio).

In brevissimo, questo film parla di un uomo molto, troppo dedito al lavoro che si ritrova incastrato in un loop temporale, ma diverso dai soliti loop temporali a cui siamo abituati dai tempi di Ricomincio da capo e fino al recente Il giorno perfetto

In Era Ora, infatti, il protagonista non si ritrova a vivere lo stesso giorno più e più volte, al contrario va avanti nel tempo. Per capirci meglio, ecco la trama del film, a cui seguirà la nostra personale analisi dei motivi per cui guardare Era Ora.

Di cosa parla "Era Ora"

Il film inizia con una scena che ci ha ricordato l'ultimo film con Fabio Volo: Dante (Edoardo Leo) a una festa di Capodanno arriva e bacia quella che crede sia la sua ragazza, ma in realtà è solo vestita e acconciata uguale. È così che conosce Alice (Barbara Ronchi), con la quale inizia una bella storia d'amore.

I due vanno a vivere insieme in una bella casa con giardino a Milano, ma non è che se la godano più di tanto insieme. Perché mentre Alice è spesso a casa, a coltivare il suo sogno di diventare una disegnatrice, Dante trascorre tutto il tempo in ufficio, nella compagnia di assicurazioni per cui lavora.

E così, nel giorno del suo 40esimo compleanno, Alice gli organizza una festa a sorpresa a cui Dante arriva con ore di ritardo, deludendo un po' la sua compagna. Non solo: dopo aver parlato col suo amico Valerio (un Mario Sgueglia che ci ha ricordato Libero De Rienzo) che lo rimprovera per il troppo tempo che dedica al lavoro, Dante va a dormire.

Quando si sveglia è di nuovo il suo compleanno: non più il 40esimo, bensì (già) il 41esimo. E come se non bastasse, Alice è incinta e lui non ci capisce più niente. Anche perché al risveglio successivo è il suo 42esimo compleanno e nel frattempo è diventato padre della piccola Galadriel (in omaggio al Signore degli Anelli).  

Dante prova a farsi visitare dal medico, a parlarne con Valerio, prova persino a licenziarsi, ma ogni volta che prova a fermare la sua vita, finisce che le scivola via e corre in avanti, senza che lui possa farci nulla. E qui ci fermiamo per non fare spoiler, ma vi invitiamo a dare uno sguardo al trailer ufficiale.

Perché vedere "Era Ora"

Il legame con il capostipite dei film sui loop temporali, quello sul giorno della marmotta con Bill Murray, era evidente, anzi dichiarato in Long Story Short - Come se non ci fosse un domani. In questo remake italiano, invece, il rimando è sfumato se non quasi del tutto assente (e di nuovo non diciamo niente per non spoilerare). 

L'aspetto che più ci ha conquistato di questo film non è nemmeno in quella che potremmo definire la "denuncia" della società contemporanea e dei suoi ritmi sempre più frenetici che ci impediscono di goderci i nostri affetti e il bello della vita. Cioè sì, è vero, ma non per questo ci è piaciuto Era Ora

Piuttosto, abbiamo amato questo film per la leggerezza con cui porta avanti la storia, senza moralismi ma anche senza facilonerie. I personaggi sono da commedia, anche quando quello che si trovano ad affrontare è drammatico, ma questo non significa che il film manchi di profondità, tutt'altro. 

La profondità di Era Ora sta nella sua capacità di proiettare gli spettatori in questa dimensione intima, personale, in cui anche se quello che Dante vive è dannatamente intenso, ci viene da sorridere. Dalla prima scena si capisce che in qualche modo la storia avrà il suo lieto fine, ma non per questo il film è prevedibile.

Era Ora è un film leggero, certo, ma di una leggerezza deliziosa che è sempre bello ritrovare in un film intelligente e simpatico come questo, capace persino di ritagliarsi (e di regalarci) un momento di sincera commozione. Non fateci dire altro, e andate a guardarlo.

Voto: 7.5


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