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Denunciò il fidanzato della figlia per averlo aggredito, il comico Dado accusato di diffamazione

Il comico è stato rinviato a giudizio. La vicenda risale al 2019, quando il ragazzo era ancora minorenne

Ribaltone per Dado. Il comico, che nell'aprile del 2019 denunciò il fidanzato della figlia - allora minorenne - per averlo brutalmente aggredito, è stato rinviato a giudizio per diffamazione. 

La star di Zelig aveva raccontato: "Ho passato 16 ore al pronto soccorso e sono stato dimesso con una prognosi di 30 giorni, ho il setto nasale fratturato". A proposito del ragazzo, aveva detto: "Sono 7 mesi che va avanti questa storia. Ho sporto diverse denunce contro questa persona che da mesi perseguita mia figlia, minacciandola e diffamandola sul web". 

Le indagini svolte dagli inquirenti, però, non hanno permesso di provare le accuse del comico e sono perciò da ritenersi infondate perché il fatto non sussiste. "Io ho fatto ben nove denunce ai carabinieri riportando volta per volta tutto quello che stava succedendo e portando come prove anche alcuni audio - ribadisce Dado - Ho tolto persino mia figlia, allora 14enne, dalla scuola che frequentava. Poi lui ha tentato di investirmi con la macchina e mi ha dato un pugno in faccia ma i suoi avvocati hanno fatto di tutto per dimostrare che ho inventato tutto. Ho ricevuto ben tre denunce da parte dei suoi avvocati per diffamazione - conclude il comico - anche per aver rilasciato un'intervista per raccontare quanto mi era successo".


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