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Carolina Marconi e la lotta contro il tumore al seno: le sue lacrime per le parole dell'infermiera

La toccante riflessione che invita le persone a prestare attenzione, e a dare attenzione, a chi sta vivendo un percorso simile al suo, perché "tutti devono avere la possibilità di avere una persona cara vicina su cui aggrapparsi"

Carolina Marconi sta continuando a lottare contro il tumore al seno che le è stato diagnosticato a inizio anno. Senza paura, anzi con grande coraggio, condivide i suoi momenti felici e bui sui social, dando così una testimonianza diretta: anche lottando contro un male orribile si può sorridere. Un bellissimo messaggio di speranza.

Oggi ha voluto condividere un racconto che non può non commuovere chi legge. Durante un controllo per tenere sotto controllo i suoi valori durante la chemioterapia un'infermiera le ha fatto notare quanto sia amata da chi la circonda, questo l'ha fatta riflettere e ha perciò deciso di parlarne.

Carolina Marconi e la lotta contro il cancro: la riflessione sui social

“Buongiorno a tutti come state? Io bene dai... Ieri pomeriggio ho fatto il settimo sep (3 ciclo di chemiorossa), evvai meno 3, ci sono stati momenti duri come stanotte... nausea, mal di testa,ossa, ma poi quando prendi i farmaci ti senti subito meglio... guardi qualche serie per distrarti, leggi e non ci pensi più (almeno ci provi) e ti accorgi che piano piano passano i giorni... tutto sta nel tenersi impegnati con qualcosa di bello... lo so è dura ma se ci sto riuscendo io chiunque può farcela nella mia stessa posizione... se pensi positivo (ma veramente) attrai solo cose positive (forza dell’attrazione) funziona!” con queste parole inizia la toccante riflessione di Carlina Marconi.

Marconi continua, poi, parlando di quanto accaduto durante un controllo, un momento molto emozionante: "Due giorni fa, prima della chemio, sono andata con mia sorella a fare le analisi per capire come stavano i miei valori... mentre l’infermiera mi stava facendo il prelievo Elisabetta si accorge che c’era troppa aria condizionata e mi ha coperta con la giacchetta... subito l’infermiera ci guarda e mi dice quanto fossi fortunata ad avere queste attenzioni... quanto amore ci fosse intorno a me, perché ci sono tante persone abbandonate, tristi che purtroppo fanno questo percorso da sole e a loro va veramente tutta la mia stima".

Questo commento l'ha fatta riflettere e una volta a casa le emozioni l'hanno portata a commuoversi: "Rimasi subito ammutolita, con un nodo in gola immenso, siamo andati a casa, mi sono chiusa in bagno ed ho pianto perché credo che in questi momenti tutti debbano avere la possibilità di avere una persona cara vicina, un’amica, un sostegno su cui aggrapparsi... ma purtroppo non sempre è così. Ci bombardano di medicine e sicuramente i dolori e la stanchezza ci fanno cambiare l’umore, ci sono addirittura giorni in cui siamo nervosi, ma è in quel momento che dovete essere più comprensivi e rimanerci accanto resistete perché tutto passerà e noi diventeremo solo donne più forti e meravigliose, quindi sopportateci.. non ci rispondete male, mordetevi la lingua”.

E poi ancora: “Ringrazio Dio perché sono fortunata, ma chi sta leggendo questo post per favore, non date tutto per scontato... non fate sentire abbandonati i vostri cari, una spinta in più a tutte quelle persone che hanno bisogno in questo momento di forza e sostegno, una telefonata, un messaggino, una coccola. In più fateli ridere, le attenzioni non devono mancare, credetemi fanno la differenza".

“Scusate se mi sono permessa di dirvi ciò... è che sono fatta così. Un grazie speciale alla mia famiglia al il mio compagno per farmi sempre felice e grazie anche a voi che siete diventati parte di me, vi voglio bene. Dio vi benedica. La vostra pelatina sempre con il sorriso".


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