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Eliana Michelazzo ringrazia Barbara D'Urso: "Mi ha aperto gli occhi su un amore fantasma"

Ospite di Live - Non è la D'Urso, la Michelazzo ha raccontato del suo fidanzato fantasma: "Sembra una follia, ma è stata la mia realtà quotidiana"

Si pensava che niente avrebbe potuto superare quello che era stato ribattezzato "Sara Affi Fella Gate". E invece ci siamo dovuti ricredere con l'infinita saga che vede ancora oggi protagonista, a distanza di mesi, Pamela Prati.

Prima un fidanzato inesistente, poi un finto matrimonio e infine un presunto raggiro da parte delle agenti, ormai in parte ammesso. E tutto questo ha fatto volare gli ascolti di quei programmi che giorno dopo giorno hanno aggiornato il pubblico sulle novità riguardanti le stravaganti dichiarazioni della showgirl. Basti pensare che la puntata di ieri sera di Live - Non è la D'Urso ha toccato la vetta record di quasi 4 milioni di telespettatori, raggiungendo il 18,03% di share.  Il motivo che ha tenuto tutti incollati alla tv? L'attesissima intervista-confessione di Eliana Perricciolo, ormai ex manager di Pamela Prati.

Eliana Perricciolo grata a Barbara D'Urso

La ragazza di fronte a Barbara D'Urso si è lasciata andare a confidenze oggettivamente piuttosto strambe, oltre ad aver ammeso l'inesistenza di Mark Caltagirone e le bugie dette fino ad ora. A lasciare di stucco è stata, in particolare, la confessione di un amore malato che l'ha accompagnata negli ultimi 10 anni, quello per tale Simone Coppi. Lei ha creduto alla sua esistenza e al suo amore pur non avendo mai avuto un contatto con lui. Il secondo fidanzato fantasma di tutta la vicenda, insomma.  

Oggi la Perricciolo ha voluto ringraziare la conduttrice e il suo programma e lo ha fatto attraverso un post su Instagram. "Mi ha aiutata ad aprire gli occhi e a farmi rendere conto che ero succube di una persona che si era completamente impadronita senza nessun motivo della mia vita". A mente fredda riesce ad ammettere: "Minuto dopo minuto realizzo tutto ciò che mi è successo in questi anni, anni persi rincorrendo un amore fantasma che però mi dava emozioni, mi faceva sentire importante e mi teneva sempre più legata a lui". Pur riconoscendo quanto questa storia possa sembrare folle, lei la definisce comunque "una follia che per dieci lunghi anni è stata la mia realtà quotidiana". 

Infine conclude: "Ognuno è libero di pensare ciò che vuole. So solo io come sono stata in tutti questi anni. La cosa più importante ad oggi è la mia libertà". 

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