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Elodie: "Giorgia Meloni? Una donna molto arrabbiata, mi dispiace per lei"

Il commento della cantante, madrina del Gay Pride di Roma, sul discorso che la leader di Fratelli d'Italia ha tenuto in Spagna

Elodie e Giorgia Meloni

Alla vigilia del Gay Pride di Roma di cui è stata madrina Elodie, da sempre impegnata nella lotta per i diritti lgbtq, aveva risposto schietta a chi le chiedeva di Matteo Salvini: "Non vorrei aprire il discorso Salvini, però quando leggo determinate cose, quando devo sentire determinate cose, mi sembra veramente assurdo. Certe cose non vorrei proprio sentirle perché stiamo parlando della base, della correttezza, di essere un essere umano corretto". Oggi, intervistata dal settimanale 7 del Corriere della Sera, la cantante si è espressa anche su Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia che in Spagna ha attaccato la lobby Lgbt in difesa della famiglia naturale.

"Vedo una donna molto arrabbiata, mi dispiace per lei, non dovrebbero esserci queste distinzioni, e mi spiace ci siano persone che le fanno" è stato il commento di Elodie: "Famiglie di serie A, serie B, serie Z… I diritti sono per tutti e poi bisogna capire come vivere bene, in società, assieme. C’è troppa rabbia in queste persone. Io pure sono arrabbiata, ma vado in terapia e non la sfogo sugli altri. Solo che devi essere cosciente di questo problema con la rabbia". Dell'esperienza del Gay Pride ELodie porta con sé "il senso di comunità, di comunione, di famiglia". Perché nella sua di famiglia "i pregiudizi erano fuori da casa, dentro non ci sono mai stati, siamo state fortunate in questo, c’è stata grande libertà di espressione", ha ricordato ancora parlando anche della sorella Fey che ha fatto coming out. 

Elodie e la psicoterapia 

E a proposito di psicoterapia, Elodie ha riportato anche la sua esperienza. "Prima seguivo un metodo un po’ aggressivo, che creava dipendenza con il terapista e non credo vada bene: con la co-dipendenza non risolvi niente. Il metodo che sto usando adesso è l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ndr), che insegna ad affrontare i traumi, soprattutto infantili, secondo il principio della convivenza e non dell’eliminazione. Nelle sedute non ci sono i classici lettini e le lunghe chiacchiere, il paziente rivive fisicamente il trauma, il dolore fisico grazie a stimolazioni sonore e non solo".

Oggi Elodie vive a Milano, dove ha da poco comprato casa dopo anni di affitto. Un traguardo importante che segna un nuovo capitolo della sua vita, un nuovo inizio: "Sono felicissima ma è strano", ammette: "Ne ho cambiate tante di case, per me una casa è un letto, il posto dove ricaricarmi. Ora avrò un luogo mio che devo capire come rendere mio. Per ora so solo che quando mi trasferirò mi porterò queste piante. La sterlizia, che amo, e l’orchidea, muore e rinasce ogni anno".


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