L’assemblea di Strasburgo ha approvato con 535 voti a favore e 46 voti contrari contrari, il testo definitivo del regolamento sulle etichette energetiche, di cui è relatore l'eurodeputato pentastellato Dario Tamburrano. Con la nuova legge cambiano le etichette che indicano l’efficienza energetica di apparecchi come frigoriferi e lavatrici.

Dopo l’approvazione formale del Consiglio UE, attesa entro fine mese, la normativa entrerà direttamente in vigore in tutti gli Stati membri, senza dover essere recepita dalle legislazioni nazionali.

Il regolamento prevede che una scala univoca di efficienza, con le lettere dalla A alla G e con i colori dal verde al rosso, prenda il posto dell’attuale pletora di scale. Ora ne esistono fino a nove che vanno ad esempio da A+++ a D, oppure da A a G, o ancora da A++ a E e costituiscono una giungla in cui è facile smarrirsi. Le nuove etichette, inoltre, vanno a braccetto con un database contenente una gran quantità di informazioni aggiuntive: un QR code, un link o simili dovrà permettere di raggiungerlo direttamente dall’etichetta anche attraverso un telefonino.

"Sono le etichette 2.0” - commenta Dario Tamburrano - “Ci siamo battuti per un database con dati aperti e accessibili a tutti che consentirà di sviluppare applicazioni per effettuare confronti immediati fra i vari modelli ed individuare quello che offre il maggiore risparmio di energia - quindi di denaro - rispetto alle abitudini personali di impiego. Inoltre i fabbricanti avranno facoltà di inserire sull’etichetta il simbolo che indica la capacità di un’apparecchiatura di essere smart. È la nuova frontiera dell’efficienza energetica”.

La Commissione europea conta di risparmiare di 175 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio l'anno entro il 2020: all’incirca la quantità di energia consumata in un anno dall’Italia. La revisione delle etichette energetiche produrrà risparmi aggiuntivi pari a 17 Mtep, che rappresentano il consumo annuale complessivo dei tre Paesi baltici: Estonia, Lituania e Lettonia.

Il regolamento, una volta approvato dalla plenaria del PE, verrà spedito al Consiglio che lo approverà formalmente tra il 19 e il 26 giugno prossimi. La firma sull’atto da parte del relatore e del rappresentante della presidenza di turno verrà apposta durante la plenaria di luglio. Da questo momento in poi potrà essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale, e dal quarto giorno dalla sua pubblicazione entrerà in vigore.