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Olimpiadi dell'architettura green: l'Italia è campione del mondo

Il progetto RhOME for denCity dell'ateneo Roma Tre ha conquistato la giuria. La casa solare, a basso costo e smart sarà utilizzata per riqualificare delle aree abusive a Roma

Dopo la disfatta della nazionale azzurra ai Mondiali di calcio del Brasile una buona notizia ci stava tutta ed è arrivata: l'Italia è campiona del mondo in architettura sostenibile. La casa solare di Roma Tre vince il concorso Solar Decathon Europe 2014 che si è svolto a Versailles, in Francia dal 26 giugno al 14 luglio.

Il progetto RhOME for denCity dell'ateneo Roma Tre ha sconfitto tutti i 19 concorrenti delle Olimpiadi dell'archittettura green. La casa del futuro, sostenibile, a basso costo e smart ha conquistato la giuria sbaragliato in volata Germania, Cile e Olanda che avevano guadagnato alcuni importanti riconoscimenti nelle 10 prove previste.

Il progetto punta a riqualificare le periferie degradate, attraverso la costruzione di social housing low cost, altamente performanti per creare i quartieri di domani sostenibili energeticamente, socialmente ed economicamente. In particolare l'abitazione è studiata per la riqualificazione delle aree abusive di Tor Fiscale a Roma. La casa è trasportabile in treno, conveniente e minimale. Costruita in legno certificato a basso impatto ambientale si compone di 65 metri quadrati di comfort e tecnologie applicate, dotate di illuminazione naturale e artificiale di avanguardia, con una forte attenzione alla qualità dell'aria interna per garantire il massimo comfort e la massima salubrità.

RhOME con 840,63 punti si aggiudica il primo premio assoluto, ma porta con se molti altri risultati: secondo premio in Social Housing (premio CECODHAS- extra contest competition), primo premio in Social Housing per le nuove costruzioni (premio CECODHAS - extra contest competition), primo premio in Lighting design (extra contest competition), secondo premio in Architettura, primo premio in Funzionamento della casa, secondo premio in Condizioni di Comfort e terzo premio in Innovazione.

"Quella di stanotte è anche la vittoria dell'Italia che sa produrre innovazione, creatività, impegno in un settore di punta", dichiara Chiara Tonelli, team leader di RhOME. "Ed è anche il risultato di questi mesi di lavoro intenso, la summa della passione e perseveranza di tutta la squadra. Non abbiamo puntato a vincere le singole prove, ma soprattutto ad assicurare il reale funzionamento dell'abitazione, per farla diventare non un sogno ma una possibilità concreta: RhOME non nasce per rimanere su un foglio di carta, ma per costituire una vera alternativa in grado di far fronte alle sfide ambientali ed energetiche. E' una casa che risponde alla necessità di aumentare la densità urbana eliminando sprechi energetici, bruttezza, abusivismo, degrado e aumentando la coesione sociale e la capacità di risposte collettive alla crisi".

"Il team composto da più di 40 giovani, tra studenti e dottorandi, che ha lavorato per mesi al progetto presentato a Versailles, dimostra come questa attività di ricerca abbia anche un'importante valenza didattica", afferma il Rettore dell'Università Roma Tre Mario Panizza. " Nel nostro Ateneo riteniamo prioritario favorire l'apprendimento attraverso esperienze concrete per preparare gli studenti all'ingresso nel mondo del lavoro. E' un'occasione di crescita, avvicina alle responsabilità professionali e soprattutto permette di condividere esperienze all'interno di un gruppo orientato allo stesso obiettivo".

"Un riconoscimento importante di cui Roma Tre e l'intera comunità universitaria di Roma e del Lazio possono essere orgogliosi. Voglio complimentarmi con tutti gli studenti e i dottorandi dell'ateneo della Capitale che hanno lavorato sul progetto presentato e risultato vincitore del Solar Decathlon, RhOME for denCity. Un riconoscimento mondiale per un progetto che parla di efficienza energetica, sostenibilità e innovazione applicata alla casa, simbolo di un modello di sviluppo applicabile alla città di Roma e da ieri, noto in tutto il mondo", dichiara in una nota Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio.


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