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"Virkill", arriva un tessuto made in Italy con nano-particelle di rame che neutralizzano il Covid-19

L'azienda tessile del Comasco "Italtex" propone una particolare innovazione di prodotto: un tessuto made in Italy che tramite delle nano-particelle di rame rileva un'attività antibatterica di lunga durata

Il colore è tra il giallo e l’arancio. La consistenza è quella di un normale tessuto. Ma l’elemento che lo rende diverso dagli altri è nascosto al suo interno, tramite elementi invisibili all’occhio umano, ma che hanno la capacità di contrastare il Sars-CoV-2, tramite “Virkill”, marchio registrato di un tessuto fabbricato in Italia che lancia Italtex S.p.A., azienda famigliare con più di 70 anni di storia, con sede a Cabiate in provincia di Como.

“Il tessuto contiene nano-particelle di rame. - spiega il presidente del CdA Alessandro Pedretti - Un materiale naturale molto efficace contro batteri e virus. Siamo i primi a livello nazionale e apripista a livello europeo a utilizzarlo nei tessuti. Le applicazioni possono essere vastissime, ma in questa prima fase pensiamo in particolare agli ambienti medici e a quelli di hotellerie e ristorazione, dove i tessuti (dalle lenzuola alle tovaglie, passando per le divise e i camici) sono spesso veicoli di trasmissione del virus.

L’ossido di rame è noto da secoli come un composto inorganico ad attività batteriostatica, attività recentemente registrata dall’agenzia di Protezione dell’ambiente degli Stati Uniti come la prima derivante da materiale solido. Le nano-particelle di rame mostrano un'attività antibatterica di lunga durata e una migliore stabilità rispetto alle particelle di rame macro-dimensionate. Recentemente, le nano-particelle di rame si sono dimostrate efficaci anche contro funghi e virus. L’effetto anti-virale si realizzerebbe distruggendo o modificando la struttura virale grazie all’estrazione di atomi di idrogeno dalle proteine del virus per azione di radicali liberi dell’ossigeno prodotti dopo il contatto.

“È interessante che il nostro alleato contro il Coronavirus sia un elemento che esiste in natura, il rame - dice Pedretti - che abbiamo trovato il modo di inserire dentro l’anima dei nostri prodotti grazie alla collaborazione con il nostro partner per la ricerca sui materiali, l’azienda Ambrofibre”. La proprietà antivirale è duratura in quanto non ottenuta con un trattamento superficiale del tessuto, che si deteriora con i lavaggi: per molte applicazioni questa strada è già considerata obsoleta. In questi mesi il tessuto è stato certificato specificatamente nei confronti del Covid-19 (virus Sars-CoV-2) con ottimi risultati: il test ha riscontrato un indice Mv (attività antivirale) pari a 3.25, che corrisponde ad un’inattivazione del virus Sars-CoV-2 superiore al 99,9% già al primo controllo.

“Ma i test non sono finiti - precisa Pedretti - perché stiamo verificando l’attività antibatterica, anti fungina e altri parametri di specifico interesse per i segmenti obiettivo, senza dimenticare i test per verificare la possibilità di colorare il tessuto senza intaccare le proprietà intrinseche del materiale”.
 


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