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"L'aereo sparito in Venezuela è precipitato in mare"

Un pescatore di Los Roques spiega al Tg1: "L'aereo scendeva in picchiata. Era troppo tardi per un atterraggio di fortuna, sia nel caso di guasto sia di un malore"

VENEZUELA - Cinque giorni dopo la scomparsa del velivolo da turismo con a bordo Vittorio Missoni e i suoi compagni di viaggio (altri tre italiani), William Salazar, pescatore di Los Roques, ha raccontato la sua versione dei fatti parlando al Tg1.

L'uomo ha spiegato di aver "visto quell'aereo scendere giù in picchiata verso il mare. Era troppo tardi per un atterraggio di fortuna, sia nel caso di guasto sia di un malore".

LA TESTIMONIANZA CHOC - "L'aereo - prosegue il pescatore - stava arrivando lungo, si sarebbe mangiato la pista. So che ho visto quella picchiata giù verso il mare". Venerdi scorso l'uomo era in mare aperto a pesca quando, racconta, "ho visto arrivare quell'aereo e scendere in picchiata, vicino alla pista di Los Roques dove c'è la stazione biologica".

Il pescatore ha quindi acceso la radio e ha "ascoltato tutte quelle chiamate della guardia costiera". Poi si è messo a cercare in mare "all'interno della barriera corallina, mentre i soccorritori - ha detto - sono andati al di là dove le acque sono profondissime". Per ben quattro volte, in quella stessa giornata, ha spiegato il pescatore, si è unito alle ricerche dell'Islander scomparso.

Mentre proseguono senza sosta le ricerche del velivolo sparito, è stato diffuso un filmato amatoriale nel quale si vede il motore sinistro perdere colpi e quasi fermarsi. Queste immagini, che porterebbero alla conclusione dell'incidente aereo, sembrano rafforzare quanto spiegato ieri dalla Direzione generale prevenzione e investigazioni sugli incidenti Aerei (Dgpiaa) del Venezuela: "L'ipotesi che riteniamo possa essere più concreta è che il velivolo sia precipitato in mare per cause che non conosciamo". Lo dice in un'intervista al Giornale Radio Rai, il generale di brigata Lorilys Ramos.


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